L’appuntamento è per domani, alle 17,00, presso la Sala Gullo della Casa delle Culture, dove si parlerà della possibilità di creare a Cosenza un Ecomuseo.
COSENZA – “L’attivissimo Roberto Bilotti – si legge nel comunicato stampa dell’Associazione Culturale ArteItalia – ritorna a Cosenza per proporre un progetto che vorrebbe aprire la strada alla realizzazione di un ecomuseo. Si intende così promuovere un’idea di museo non più solo “vetrina” di opere, ma con un ruolo più incisivo nella vita culturale della società di appartenenza: dare maggiore considerazione al territorio e alla comunità stessa, raccontando di uomini e di idee. Così pensato, il museo può aiutare nel sensibilizzare gli utenti ad essere più protagonisti della vita sociale e culturale del proprio territorio e divenire focolaio per sviluppare percorsi formativi utili alla vita della collettività di appartenenza, a far sviluppare atteggiamenti di cittadinanza attiva e a definire nuovi modelli sostenibili di gestione delle risorse. Nasce, con questo proposito, l’evento culturale “La memoria, deposito e archivio del patrimonio ereditato”, la cui direzione artistica è della Dott.ssa Tiziana Monaco e che si svolgerà domani, alle 17.00, presso la Casa delle Culture di Cosenza, per dare nuovo impulso alla collezione ed al museo etnografico.
La mostra permanente presso la Casa delle Culture di Corso Telesio è stata allestita grazie alle donazioni del mecenate e cultore dell’arte Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona e da Irene Telesio, diretta discendente di Bernardino Telesio. In occasione dell’evento, patrocinato dal Comune di Cosenza, verranno premiati i vincitori di un concorso di poesia ispirato proprio alla collezione, dal titolo “La memoria, deposito e archivio del patrimonio ereditato”. Inoltre, l’Accademia New Style, vivaio di nuovi talenti nell’ambito della moda e dello styling, presenterà un abito-creazione appositamente realizzato per la manifestazione. Durante la serata, l’Associazione Culturale “Triskele” illustrerà come si realizzano tessuti artigianali ricavati dal baco da seta e mostrerà una rielaborazione della “keza” (copricapo arbëresh). Le melodie struggenti dei canti arberesh del gruppo “Shpirti Arbëresh”, infine, allieteranno la serata”.