COSENZA – Non saranno le mie parole a raccontarvi una storia, sarà invece la musica raccolta con cura in questo CD a parlarvi, usando un linguaggio che neanche voi sapevate di conoscere. Si tratta di sei brani eseguiti con vitalità ed energia, che mantengono la freschezza dell’esecuzione dal vivo ed ascoltandoli, ad occhi chiusi, assisterete ad uno splendido concerto di musica viva e palpitante, se questo accade il merito va dato anche all’ottimo tecnico del suono Cosimo Guglielmello.
L’ampio ventaglio timbrico, offerto da un ricco organico strumentale, è orchestrato con maestria e vale la pena citare tutti i musicisti coinvolti; Francesco Montebello (batteria), Luca Garlaschelli (contrabbasso), Checco Pallone (tamburi a cornice, co-autore della quarta traccia) e Massimo Garritano (chitarre) rappresentano una sezione ritmica solida, capace di nerbo e leggerezza, ma anche di slanci solistici efficaci ove richiesto; Mario Gallo (tuba), Giuseppe Oliveto (trombone e conchiglia), Luigi Paese (tromba), Alberto Le Neve (sax tenore) e Piero Gallina (violino e lira calabrese) si riconfermano professionisti di alto profilo, vere e proprie eccellenze del nostro territorio. Un capitolo a parte meritano i due compositori principali.
Nicola Pisani (sax soprano) ha guidato una produttiva stagione del Dipartimento Jazz e Popular del Conservatorio di Cosenza e firma ben quattro composizioni, potenti e fluide come l’onda che campeggia in copertina in una bella illustrazione ad opera di Enea Pisani… perché anche l’occhio vuole la sua parte! Francesco Caligiuri (sax baritono, clarinetto basso e flauto dolce) è un musicista giovane, creativo e coraggioso che firma la prima e l’ultima traccia, io amo particolarmente il pezzo d’apertura “Winter in Tokyo”, di avvolgente ed ipnotica atmosfera. Prodotto dal Catanzaro Jazz Fest (Cooperativa Atlantide), l’esordio discografico della Mediterranean Acoustic Orchestra, è inoltre il tentativo riuscito di creare rete tra diverse realtà calabresi e non: la maggior parte dei musicisti gravita intorno a Cosenza e provincia, ma il direttore dell’ensemble è il pugliese Nicola Pisani, mentre il contrabbassista Luca Garlaschelli vive e lavora a Milano, la produzione infine è tutta catanzarese.
Meravigliosi intrecci di positive relazioni umane e professionali sostengono questo lavoro, che rappresenta soprattutto un brillante esempio di Jazz contemporaneo; ma in fondo cos’è il Jazz se non l’arte di ascoltarsi, di valorizzare le idee musicali dell’altro, di dare e ricevere fiducia? Sì… Dev’essere così! E dopo l’ascolto di questa musica non si possono avere dubbi.
Carlo Cimino