Dalla Rete provengono ormai numerose opportunità non solo di intraprendere carriere sconosciute e impensabili fino a qualche anno fa, ma anche, e soprattutto, di trovare lavoro nei settori e per le mansioni più tradizionali. Quello che proveremo a fare di seguito, così, è dare dei consigli pratici e davvero efficaci su come muoversi e come riuscire a promuovere al meglio se stessi e la propria professionalità a chi intende cercare lavoro in Rete. Può sembrare infatti un adagio abusato, ma è proprio vero che cercare lavoro è molte volte già un lavoro di per sé, anche quando lo si fa online.
Cercare lavoro o clienti in Rete: come farlo e a cosa prestare attenzione
Una prima buona idea se ci si è appena diplomati o laureati e si è alla ricerca della prima occupazione o se anche si è deciso di abbandonare la propria vecchia occupazione non più soddisfacente è aprire un profilo LinkedIn. Molte aziende cercano, infatti, candidati ideali per le proprie vacancy attraverso questo social professionale e c’è sulla piattaforma una sezione apposita per gli annunci di lavoro, da cui per altro si possono impostare una serie di filtri (sede di lavoro, livello di anzianità, tipo di contratto, eccetera) perché i risultati siano quanto più pertinenti possibile al proprio profilo. Più in generale LinkedIn serve per fare rete con altri professionisti del proprio settore o di settori affini e, perché no, creare relazioni da cui possano nascere in futuro interessanti opportunità.
Anche chi ha già avviato un’attività come libero professionista, e più che cercare lavoro in Rete sta cercando di promuovere la stessa e trovare nuovi pazienti per il proprio studio da osteopata o nuovi clienti di cui seguire strategie di marketing e comunicazione, potrebbe sfruttare LinkedIn a proprio vantaggio. La scelta migliore è in questo senso quella di aprire una pagina business, anche se è più probabile che la stessa generi lead soltanto di possibili collaboratori o investitori e stakeholder. Per attrarre clienti la via più semplice, immediata ed efficace resta puntare su piattaforme più generaliste: si possono aprire, cioè, Pagine Facebook e account Instagram o, perché no, se il proprio business parla soprattutto a un pubblico di giovanissimi, profili TikTok e utilizzarli per far conoscere meglio la propria attività, creare una community di clienti affezionati a cui pensare di poter rivolgere periodicamente anche sconti e promozioni speciali, ma anche eventualmente vendere direttamente utilizzando le funzioni ad hoc. Un aspetto importante da non trascurare è che in Italia non è permesso pubblicizzare le proprie attività lavorative se le stesse sono svolte sotto forma di prestazione occasionale: attenzione, insomma, a sponsorizzare post sulla pagina Facebook che promuovono lezioni, consulenze ed altri servizi, se non si dispone ancora di una Partita IVA. Prima di cercare lavoro in Rete, e i modi per farlo sono molti di più di quelli a cui si è già accennato e includono certamente anche creare un sito web o frequentare forum e gruppi tematici per esempio, bisognerebbe accertarsi di essere “in regola” da un punto di vista fiscale, magari sottoponendo la propria situazione ad un consulente online come Fiscozen.