Tante le iniziative che gli astrofili stanno organizzando in tutta Italia, a partire dalle ‘Notti delle Stelle’ promossa dall’Unione Astrofili Italiani (UAI) dal 10 al 12 agosto. Quello con lo sciame di meteore delle Perseidi è “l’appuntamento più atteso dell’estate astronomica“, osservano gli astrofili della Uai, e l’obiettivo delle serate di osservazione è “avvicinare il pubblico, attraverso conferenze, spettacoli e osservazioni ai telescopi, alla conoscenza del fenomeno delle stelle cadenti, che anche quest’anno promettono uno spettacolo imperdibile, non disturbato dal chiarore lunare“.
L’iniziativa è abbinata a ‘Calici di Stelle’, la manifestazione enogastronomica promossa il 10 agosto dal Movimento Turismo del Vino e dall’Associazione Nazionale Città del Vino. La tradizione collega il fenomeno al martirio di San Lorenzo, la cui ricorrenza si celebra il 10 agosto e da cui deriva il nome popolare dello sciame, ma “è possibile osservare le stelle cadenti per molti giorni intorno al vero picco di visibilità, che cade tra l’11 e il 13 agosto”, osserva l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project.
Guardando il cielo nella seconda metà della notte, prosegue Masi, si potranno osservare mediamente fino a 100 meteore l’ora, a patto di trovarsi in un luogo buio. Lo sciame delle Perseidi è originato dalla cometa Swift-Tuttle, scoperta nel 1862 e il cui ultimo passaggio risale al 1992. “Il fenomeno si verifica quando la Terra passa in prossimità dell’incrocio tra la sua orbita e quella della cometa in questione, ‘tuffandosi’ così nella nube di polveri seminata da quest’ultima lungo il proprio percorso attorno al Sole”, commenta Masi. “Questi grani di polvere, penetrando a gran velocità nell’atmosfera terrestre, bruciano per attrito, lasciando così nel cielo la caratteristica scia”.