E’ davvero necessario restare fuori dall’acqua dopo aver mangiato, e per quanto tempo?
Fare il bagno dopo mangiato, la controversia è alimentata anche dal fatto che i comportamenti e le opinioni in materia sono diversi. La congestione digestiva è un evento che si verifica quando il brusco abbassamento della temperatura corporea fa defluire una quota importante del flusso sanguigno dal centro dell’organismo verso la periferia, per riportare in equilibrio la temperatura interna. Durante la digestione, però, la maggior parte del volume sanguigno confluisce verso gli organi interni per facilitare i processi di trasformazione del cibo e per ossigenare meglio gli organi al lavoro: il brusco spostamento del sangue può provocare il blocco della digestione e un senso di malessere, anche intenso, e al limite lo svenimento. In questo caso, il nuotatore non è più in grado di reggersi a galla e, se non viene immediatamente soccorso, può annegare. Soprattutto sui social gira la notizia secondo cui fare il bagno dopo mangiato non comporterebbe alcun rischio. Ma è davvero così? Il Ministero della Salute ribadisce che è sempre il caso di aspettare almeno tre ore dal pasto. Ma se proprio non riesci ad aspettare ecco alcuni consigli per rinfrescarti in tutta sicurezza.
Quanto tempo occorre perché la digestione sia completa e il bagno sia privo di rischi? La risposta non è semplice e varia da persona a persona, ma anche da pasto a pasto. Ci sono alimenti che hanno una digestione più laboriosa e quindi richiedono un tempo “all’asciutto” più lungo, mentre lo spuntino o il pic nic che di solito si consuma al mare sono più rapidi da smaltire. I piatti ricchi, i fritti, i cibi più grassi e, comunque, un pasto completo e abbondante possono richiedere le canoniche tre ore come tempo di digestione; ha tempi piuttosto lungi anche il latte della prima colazione. Un semplice panino imbottito e un po’ di frutta, invece, hanno un tempo di digestione molto più breve e il bagno può essere fatto, con qualche accortezza, anche subito.e le giornate sono afose e non vogliamo precluderci la possibilità di bagnarci a volontà, meglio prevedere pasti leggeri e di rapida digestione: sì al classico panino o alla focaccina imbottita, con un po’ di verdura cruda da sgranocchiare e tanta frutta dolce e dissetante. Va bene anche una fetta di torta salata o un piatto di insalata di riso. In questi casi, i tempi di attesa si riducono a un’ora o un’ora e mezza. Con l’accortezza di immergersi gradualmente, evitare tuffi bruschi e passaggi repentini dall’afa al gelo.