In tanti credono che l’acqua del rubinetto faccia venire i calcoli renali perché la considerano più impura.
COSENZA – La convinzione secondo la quale bere l’acqua del rubinetto fa venire i calcoli renali è priva di fondamenta scientifiche. La formazione, principalmente costituiti da ossalato di calcio, dipende soprattutto da una predisposizione individuale o familiare. In questi casi, è opportuno bere in abbondanza e spesso nell’arco della giornata (almeno 1.5-2 litri). Studi scientifici hanno dimostrato che anche le acque minerali ricche di calcio sono utili nella prevenzione della calcolosi renale. Al contrario, un’alimentazione povera di calcio può aumentare il rischio della formazione dei calcoli.
Per prevenire i calcoli renali bisogna bere acqua in quantità tale da consentire una corretta diluizione delle urine e stare attenti a reintrodurre i liquidi persi durante particolari stati fisici o patologici, in modo da evitare la concentrazione dell’urina. La sua diluizione e l’aumentato flusso giornaliero aiuta a ridurre la formazione dei cristalli di sale.Il calcio presente nell’acqua del rubinetto non predispone alla formazione dei calcoli nelle vie urinarie.
Le principali cause dei calcoli renali nella maggior parte dei casi dipendono da abitudini alimentari: eccesso di carne; bibite; dolcificate con acido fosforico; eccesso di sale negli alimenti;alimentazione troppo ricca o troppo scarsa di calcio; scarsa ingestione di liquidi; zucchero in eccesso.