Il Gin, è un distillato dai molteplici nomi: Jenever, Genever, Genièvre, Peket, Holland Gin o Dutch Gin sono solo per citarne alcuni.
COSENZA – Oltre ad essere la bevanda nazionale dei Paesi Bassi e del Belgio, il Gin vanta una storia lunga ed affascinante. L’origine di questo liquore è abbastanza incerta e controversa. La teoria più accreditata ne attribuisce l’invenzione al professor Francisco Della Boe, docente di medicina e fisica presso l’Università di Leyden, in Olanda, che nel 1600 sperimentò un rimedio per i disturbi di stomaco e dei reni usando alcol di grano e bacche di Ginepro (juniperus communis). Nacque così la ricetta del Genever che, solo più tardi e con alcune modifiche, diventerà “Gin”. Il Genever fu inizialmente commercializzato come olio terapeutico, a basso costo ma da lì a poco sorsero le prime distillerie che cominciarono a produrlo su larga scala.
Scopriamo il mondo del Gin con Geppo, intervenuto ai microfoni di RLB
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Dall’Olanda il Genever si diffuse in Inghilterra dove, in breve tempo, raggiunse l’apice della produzione.
I metodi di produzione del Gin sono diversi, oltre al già citato Jenever, olandese, in Inghilterra abbiamo:
-LONDON Dry , è lo stile maggiormente più diffuso, è uno stile produttivo che non ha una propria DOC, e che quindi si può produrre ovunque, non esclusivamente in terra anglosassone. Inizialmente prodotto solo con Ginepro, ha uno sguardo rivolto sempre al territorio.
-PLYMOUTH, che a differenza del LONDON, ha un suo disciplinare DOC, e quindi ha una restrizione di “area”, viene prodotto in Cornovaglia, che è la zona a sud-ovest dell’Inghilterra. Ha una sua ricetta segreta, si dice che siano 7 i suoi componenti e botaniche, ha un gusto balsamico e pungente.
-COMPOUND , sono Gin composti, la tecnica si basa su infusioni di essenze naturali e artificiali e bacche di ginepro, non viene ridistillato
-OLD TOM, ad oggi è uno stile in via di estinzione, è l’antenato del LONDON, ha una parte zuccherina più accentuata.
-SLOE GIN, è un derivato del gin messo in infusione con prunelle o frutti rossi, e ha una possibilità di invecchiamento in botti di rovere, ha un grado alcolico più basso rispetto al gin classico.
L’origine del Gin potrebbe essere più antica di quanto si ritenga. Il Museo Nazionale del Genever di Hasselt, in Belgio, afferma che il Genever sia nato nel 1200 nelle Fiandre. Due testi antichi che descrivono una bevanda simile al Gin risalgono rispettivamente al XII ed al XVI secolo e sono entrambi originari delle Fiandre.
L’origine del nome deriverebbe da un errore di pronuncia inglese. Questi pronunciavano “i” la prima “e” contenuta nel nome Genever. Dall’abbreviazione del nome “Ginever” trae origine la parola “Gin” che ancora oggi utilizziamo. I marinai inglesi ed olandesi, di passaggio in India, lo mischiarono all’acqua di chinino (rimedio antimalarico) per smorzarne il pessimo sapore.
Fu così che nacque uno dei cocktail più famosi del mondo, il Gin & Tonic. Successivamente con il lime dato ai marinai per prevenire lo scorbuto durante le traversate, nacque il Gimlet. Oggi in Italia la produzione di Gin artigianale ha raggiunto livelli di qualità eccellenti grazie al lavoro scrupoloso di piccole distillerie specializzate, ognuna delle quali produce una bevanda dal proprio gusto caratteristico distintivo. Noi qui in Calabria, grazie ad Ivano Trombino, abbiamo la fortuna di avere un “produttore di liquori rurali” che col suo “Vecchio Magazzino Doganale” è riuscito a far conoscere al territorio nazionale e non, che anche qui in Calabria si può fare del Gin. Ispirato dalle scoperte del medico di bordo il Dr. GIL, creò un distillato con metodo di produzione rurale, utilizzando botaniche sapientemente selezionate in Calabria.
Ginepro e limoni IGP di Rocca Imperiale sono i componenti principali dell’Authentic Rural Gin. Si distingue anche nella fase di filtraggio, effettuata in modo grossolano attraverso un semplice panno di lino, lasciando il suo colore d’origine.
Un vero e propio inno al territorio. GIL con i suoi 43 gradi, subisce delle distillazione separate di Ginepro di Rocca Imperiale, Assenzio, Angelica e Sambuco, ma anche gli infusi sono separati. A 80* abbiamo il pompelmo, le arance dolce e amare di Bisignano, il Limone IGP di Rocca Imperiale, a 30* L’origano della Palombara, e a 40* la lavanda di Cozzo Carbonaro. Vecchio Magazzino Doganale, è riuscito anche a fare un Gin Torbato, unico e primo al mondo, GIL PEATHED, usando la torba della Sila (zona Cecita). In miscelazione GIL si presta ai grandi classici come il Gimlet, i Collins e il Bramble.
Un drink che vi presento è il mio “MelRose Gin” creato con GIN CAORUNN , un gin scozzese, ed oggi presente su Difford’s Guide, che è un libro che racchiude drink da tutto il mondo.
#ilvostroGeppodiquartiere