Dieta per reflusso gastroesofageo e gastrite: cosa mangiare?

Dieta per reflusso gastroesofageo: anche se l’effetto dei diversi alimenti cambia da persona a persona, in base a numerosi fattori, è possibile stilare alcune regole generali.

 

COSENZA – Dieta per reflusso gastroesofageo: prima di allungare la mano per prendere un’altra “schifezza”, fermatevi un momento a pensare: e se mi facesse venire bruciore di stomaco? Il reflusso gastroesofageo consiste nel ritorno del contenuto nello stomaco su per l’esofago. Durante una normale digestione, lo sfintere esofageo inferiore si apre per permettere il passaggio del cibo nello stomaco e si richiude per prevenire che lo stesso cibo e i succhi gastrici ritornino indietro. L’esofagite da reflusso insorge quando lo sfintere esofageo inferiore si indebolisce o si rilassa in modo inappropriato, permettendo così al contenuto dello stomaco di risalire attraverso l’esofago.

Ci  sono cibi e bevande che, a causa di un alto tasso di acidità (oppure grazie alla capacità di rilassare il cardias, la valvola che impedisce all’acido di risalire nell’esofago) sono in grado di innescare o esacerbare i sintomi della gastrite e del reflusso più di altri. In altri casi può essere il contenuto in grassi a rendere il cibo poco adatto ai pazienti con problemi di stomaco; anche alimenti nutrizionalmente preziosi, come noci e pistacchi, sono purtroppo ricchi di grassi che, per quanto di elevato valore biologico, possono rallentare i tempi di svuotamento gastrico e aumentare il rischio di sviluppare sintomi fastidiosi. Diverse testimonianze confermano che limitare il consumo degli alimenti più problematici è in grado di diminuire la frequenza e l’intensità degli attacchi; è infine bene ricordare che i fattori legati al bruciore di stomaco sono numerosi e comprendono anche: consumo di alcol, gravidanza, ernia iatale, fumo, alcuni medicinali, ma chi soffre di questo problema in genere concorda sul fatto che il cibo ne rappresenti la causa principale.

Il segreto per convivere con gastrite, reflusso gastroesofageo ed ernia iatale è inserire nella propria dieta il giusto mix di cibi e bevande. Evitate di consumare 2-3 pasti abbondanti e preferite 5-6 spuntini nell’arco della giornata. Ragiorniamo verso un’alimentazione povera di grassi, responsabili del rallentamento dello svuotamento gastrico. E’ importante mangiare lentamente, masticando a lungo ogni boccone; una buona digestione in bocca riduce i tempi necessari a quella che avviene nello stomaco. Evitate cibi e bevande gelate o bollenti. Maggiore è il numero di cibi a rischio nella propria dieta, maggiore sarà la probabilità di bruciore di stomaco e sintomi correlati.

Un diario alimentare è un buon sistema per tener traccia delle proprie scelte alimentari e identificare le cause scatenanti del bruciore di stomaco. Il bruciore di stomaco può essere tenuto sotto controllo, e non è necessario subirlo passivamente: è fondamentale farsi carico delle propria dieta e bloccare il disturbo prima che si manifesti. Per contrastare il reflusso è necessario apportare inizialmente diversi cambiamenti allo stile di vita e al regime alimentare.

Ma con il reflusso gastrico, cosa si può mangiare? È bene innanzitutto favorire il consumo di determinati alimenti considerati antiacido rispetto ad altri, quali: yogurt; pesce magro, cucinato in modo leggero, senza grassi aggiunti e condito a crudo, come merluzzo, platessa, sogliola, nasello, rana pescatrice; carni magre, cucinate senza grassi aggiunti; verdura cotta, come bietole, spinaci e broccoli; patate, carote e zucchine, meglio se a vapore; banane; mele e pere non acide; pane con poca mollica e leggermente tostato; fette biscottate; pasta e riso, in porzioni ridotte e condite senza sughi e salse particolari; zenzero, avena, finocchio, sedano fungono da antiacido naturale; tisane. La dieta ideale per chi soffre di reflusso gastrico non prevede esclusivamente i cibi antiacido, ma dovrebbe essere molto ricca di fibre, perché alimenti integrali, crusca e fiocchi d’avena contribuiscono a eliminare le tossine e a migliorare la salute e l’efficienza dell’apparato digerente, limitando al minimo non solo il fastidio o il dolore da acido ma anche l’eventuale tosse da reflusso e l’asma da reflusso.

Le diete mirano non solo a neutralizzare l’acido, ma soprattutto ad evitarne la formazione in eccesso, prediligendo i cibi descritti in precedenza. Gli alimenti da evitare sono: cioccolato, peperoncino, cibi grassi, caffè, bevande alcoliche e gassate che possono irritare e danneggiare i tessuti dell’esofago. Inoltre, si consiglia di:  limitare le porzioni ed evitare i pasti abbondanti mangiare almeno due o tre ore prima di andare a letto o non sdraiarsi subito dopo aver mangiato perdere peso, smettere di fumare, fare una camminata dopo i pasti elevare la testiera del letto fino a 15 cm durante il riposo notturno bere molto non abusare dei farmaci, evitare le situazioni di stress limitare il consumo del latte, che sebbene possa apportare un immediato beneficio, a lungo andare peggiora l’acidità di stomaco.

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