A cura di Giuseppe Roma e Franca C. Papparella; organizzato e promosso dalla Fondazione Carical e dall’Associazione Internazionale per le ricerche sui santuari che intende richiamare l’attenzione sul patrimonio storico-culturale della nostra regione.
COSENZA – Il volume, corredato da numerose immagini fotografiche, rappresenta una guida preziosa per la conoscenza della storia e della bellezza di beni culturali che possano trovare posto nella coscienza collettiva della gente, insieme con la consapevolezza che essi sono una “ignota ricchezza. Dopo i saluti istituzionali del Presidente Bozzo, del Presidente dell’Associazione Internazionale per le ricerche sui santuari, Giorgio Otranto, e dell’Arcivescovo di Cosenza – Bisignano, Mons. Francesco Nolè, interverranno Padre Rocco Benvenuto dell’Ordine dei Minimi e Vincenza Milazzo dell’Università di Catania. Saranno presenti i curatori.
Coordinerà l’incontro il Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, Raffaele Perrelli. Come molte regioni del Sud Italia, anche la Calabria sente un forte attaccamento alla Vergine Maria e al culto religioso. I santuari che si trovano in questi territori si legano alla natura e alle tradizioni regionali. La Calabria divenne terra d’approdo di religiosi e asceti provenienti dal Mediterraneo.
Dai primi monaci di rito greco che si ripararono nelle chiese ipogee, ai piccoli e suggestivi cenobi bizantini, fino alle maestose basiliche normanne. E poi ancora gli angioini e le cattedrali rinascimentali, i piccoli conventi degli ordini monastici nascosti tra le vette della Serre e della Sila. La Calabria può considerarsi una sorta di “museo a cielo aperto”, la cui importanza è data non solo dal valore dei monumenti e delle opere, ma anche dal dispiegarsi dell’itinerario secolare al quale il patrimonio culturale è indissolubilmente legato. In tale itinerario ha svolto, e svolge, un ruolo fondamentale la sensibilità religiosa, espressione di una sincera devozione popolare e di un profondo rapporto con il sacro.