Il posto occupato da una donna vittima di maltrattamenti è il simbolo della battaglia contro la violenza di genere.
PAOLA (CS) – Domenica 18 febbraio a partire dalle 11.00 in piazza IV novembre, sarà dipinta la prima panchina rossa. Per l’occasione sarà con l’Associazione Artemisia la signora Vera Squatrito, madre di Giordana Di Stefano e vittima di femminicidio, per portare la sua testimonianza e dipingere di rosso le grate della panchina. L’iniziativa, partita da un’idea dell’Associazione Artemisia Gentileschi, ha incontrato la sensibilità e il patrocinio dell’amministrazione comunale.
“Noi siamo commosse e orgogliose di ospitare Vera Squatrito, mamma di Giordana e Giovanna Zizzo, mamma di Lauretta anch’essa uccisa brutalmente da quello che era suo padre. Artemisia – commenta la vicepresidente dell’Associazione Artemisia Gentileschi, Simona Nigro – accoglie con riverenza queste mamme che fanno della loro vita orfana dei figli, una testimonianza forte e assordante affinché chiunque possa decifrare i segni della violenza prima che sia troppo tardi. Il motore di Artemisia è questo, comunque ed a prescindere”.
Simona Nigro, ha raccontato il percorso e i particolari dell’iniziativa ai microfoni di Rlb
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Andare oltre le parole, insomma, perché insieme si può. Questo “punto rosso” permanente nel cuore di Paola è una dichiarazione di intenti e contribuisce a isolare idealmente i violenti dal comune sentire nonché a offrire un segno di vicinanza a quelle donne vittime di violenza che non hanno ancora il coraggio di provare ad uscire dal tunnel. L’associazione Artemisia c’è e vuole dare un segno tangibile del proprio impegno a favore di queste donne. Concetto chiarito e rafforzato più volte dal presidente Rosangela Cassano: “Le donne non sono sole e a tal proposito giorno 7 marzo presenteremo ufficialmente il nostro progetto per offrire loro una casa di fuga che possa accoglierle immediatamente dopo la denuncia per non costringerle a dover tornare a casa e affrontare nuovamente il violento. Un segno forte, quindi, la panchina rossa: un monito per i violenti, un braccio teso alle donne in difficoltà, per ricordare loro che c’è sempre una strada per la Libertà”.