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Macabro ritrovamento nel Cosentino, bara con resti umani in una discarica dismessa

Ionio

Inquietante scoperta

Macabro ritrovamento nel Cosentino, bara con resti umani in una discarica dismessa

Gli inquirenti sospettano la rimozione illecita da un loculo del cimitero per “fare spazio” a nuove sepolture. La bara sarebbe stata trafugata dal cimitero comunale

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bara Carabinieri radio auto

PIETRAPAOLA (CS) – Una bara, parzialmente bruciata, contenente resti umani è stata scoperta nei pressi di una discarica dismessa. Un ritrovamento inquietante che ha lasciato senza parole la comunità di Pietrapaola, piccolo centro del Basso Jonio cosentino. Nei pressi della vecchia discarica comunale, in località Villari, è stata rinvenuta una bara parzialmente incendiata contenente il cadavere. Si tratterebbe di una donna. La scoperta ha fatto scattare l’allarme e sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Mandatoriccio, coordinati dalla Procura di Castrovillari, che ha disposto la rimozione del feretro e l’avvio delle indagini.

L’area del ritrovamento è un sito isolato, un vecchio luogo di smaltimento ormai abbandonato. Secondo quanto ipotizzato, qualcuno avrebbe tentato di dare fuoco alla bara, forse per cancellare ogni traccia utile alle indagini. Le fiamme, però, non avrebbero raggiunto l’interno, consentendo agli investigatori di recuperare i resti e il feretro in condizioni tali da permettere accertamenti scientifici approfonditi. La bara sarebbe stata trafugata dal cimitero comunale di Pietrapaola, forse per “liberare” un loculo da destinare a un’altra sepoltura. Se confermata, la pista configurerebbe non solo un caso di profanazione di sepoltura, ma anche gravi irregolarità nella gestione del camposanto. Gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire il percorso del feretro e individuare i responsabili del gesto.

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