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Longobucco rimane isolato, il sindaco: «per il ponte occorrerà più di un anno»

ponte crollato longobucco

LONGOBUCCO (CS) – Dallo scorso 3 maggio, giorno del crollo del ponte sul Trionto, la popolazione di Longobucco aspetta buone notizie relative alla ricostruzione e alla totale riapertura della Sila-Mare. Tuttavia bisognerà aspettare almeno un anno. Lo ha detto il sindaco, Giovanni Pirillo, che negli ultimi giorni ha incontrato Anas che si sta occupando della ricostruzione.

Il dato inequivocabile è relativo alle conseguenze che il crollo ha generato sulla viabilità. A pagarne il prezzo più alto, certamente, i cittadini di Longobucco. Il centro silano, infatti, è rimasto quasi isolato poichè da allora il tratto di strada, ovviamente, resta interrotto.

Longobucco, quindi, si ritrova ancora in condizioni certamente non semplici; raggiungere quello che può essere considerato il centro di riferimento, ovvero Corigliano Rossano, è diventato decisamente difficile. Nel corso di questi mesi i cittadini hanno organizzato diverse proteste, ma la situazione resta questa e, con l’arrivo dell’inverno, le cose peggioreranno. Ma a che punto sono oggi i lavori?

Anas ha già progettato la ricostruzione del viadotto crollato – ha detto il primo cittadino, Giovanni Pirillo – stanno aspettando di recepire tutti i pareri per indire la gara d’appalto o se c’è la possibilità di un affidamento diretto con chi sta già lavorando sul posto. Così i tempi si accorcerebbero. Il ripristino del ponte crollatto, quindi, dovrebbe avvenire in un anno, un anno e mezzo“.

 

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