Una storia tanto europea quanto calabrese. Una storia che ne contiene tante altre, generata da dietro, dalla lontananza, da qualcosa che viene prima delle parole.
Una voce rigogliosa descrive al suo interlocutore muto tutto ciò che ha vissuto e che lo circonda: peripezie e sogni d’infanzia, pettegolezzi e piccole crudeltà di paese, mappe e ricordi di città straniere, amori effimeri e crimini passeggeri. Una riflessione sincera e dolorosa sull’insonnia, l’Alzheimer, l’assenza e la letteratura. Istruzioni per distruggere il vento racconta in modo singolare ciò che è visibile e invisibile agli occhi. Un’esperienza di lettura nuova e, senza dubbio, irripetibile. È in libreria l’ultimo libro di Daniel Cundari, edito dalla Rubbettino nella collana Velvet, che annovera, tra gli altri, autori quali Andrea Frezza, Gioacchino Criaco e Lou Palanca. Un esordio importante, che consegna l’artista cosentino alla narrativa dopo un’intensa attività poetica in giro per l’Europa. «Daniel Cundari rivela una personalità di spicco per vena inventiva e creativa – spiega Luigi Franco, direttore editoriale della Rubbettino -. Il suo scritto è uno stream of consciousness ininterrotto ed efficacissimo, intessuto di squarci lirici di estrema intensità rappresentativa, giocati su vari registri pregni di venature surrealiste e “stralunate”, alternati a rappresentazioni di chiara impronta espressionistica».