“Configurazione Tundra”, prima opera della Mirabelli che Tunué edita nella collana curata da Vanni Santoni, è un romanzo distopico scritto con uno stile limpido e avvincente
COSENZA – Un romanzo che ricorda le atmosfere cariche di tensione di Don DeLillo e di film come Solaris. Una dimensione rarefatta, una delicata parabola in chiave urbanistico-sociologica, una storia di amore e di passione che fa stare il libro sospeso in un punto d’incrocio sottile tra generi.
La Mirabelli è stata capace di costruire un dramma futuribile al tempo stesso delicato e tagliente. Un’architettura che genera mutazioni nel comportamento umano, funzionali a rendere l’individuo felice. Questo è il progetto “Bioma”, teorizzato da Marta Fiani.
A Tundra, la città-bioma perfetta, Diana vive nell’appartamento che fu della figlia di Marta, Lea. Diana, indagando tra le memorie di Lea – foto, lettere, quaderni – porterà alla luce il vissuto di Marta e di sua figlia, i ricordi, le aspirazioni e, soprattutto, il modo in cui il «modello Tundra» ha mutato le relazioni tra persone e la loro percezione del tempo – ma anche l’occasione per rispondere alla cruciale domanda: chi sono io?
Elena Giorgiana Mirabelli nasce a Cosenza nel 1979 dove si laurea in Filosifia, è al suo primo romanzo anche se ha già pubblicato diversi racconti per importanti riviste di settore. Diplomata alla Scuola Holden di Torino, fondata da Alessandro Baricco, di cui è docente esterna. Fondatrice del service editoriale Arcadia book & service, ha curato volumi per Carocci, Laterza e altri editori.