RENDE – Silenzio tombale da parte del primo cittadino di Rende Vittorio Cavalcanti.
Generalmente propenso a rilasciare dichiarazioni in ogni dove e su ogni questione, il sindaco tace. Pare che da ieri Cavalcanti si sia letteralmente dileguato. Sparito. Telefonicamente irreperibile, fisicamente irraggiungibile anche per i suoi colleghi di partito. Alcune indiscrezioni, trapelate nella serata di ieri, vedono al centro della querelle legata alle presunte infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti del Comune le dimissioni anticipate del primo cittadino rendese. Cavalcanti potrebbe gettare la spugna e appendere al chiodo la fascia tricolore. L’entourage dei più intimi presume che Cavalcanti rassegnerà le dimissioni a breve. Il sindaco pare si sia sentito abbandonato dal partito anche se la solidarietà dei democratici risuona dai quotidiani locali alle aule parlamentari. Domani dovrebbe arrivare il verdetto. In caso di dimissioni anticipate Rende potrebbe evitare la ‘vergogna’ di un eventuale scioglimento straordinario su disposizione del ministero degli Interni.