Si era invaghito di una ragazza che non contraccambiava affatto le sue attenzioni.
RENDE – Francesco Conforti, trentenne disoccupato già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato ieri sera dai militari della compagnia di Rende. L’uomo è accusato di atti persecutori nei confronti di una casalinga 26enne rendese la quale da circa un anno e mezzo pare subisse continue minacce e danneggiamenti. La ragazza infatti dall’Ottobre del 2013 aveva iniziato a respingere le avances di Conforti senza alcun esito. Il trentenne infatti nonostante il netto rifiuto della donna ed il divieto di avvicinamento ai luoghi da lei frequentati, pare abbia continuato a perseguitarla recandosi di sovente nei pressi della sua abitazione e tempestandola di telefonate minatorie. In un’occasione avrebbe finanche preso di mira la sua auto danneggiandola. Un gesto al quale seguirono dopo poco tempo atti vandalici all’interno del condominio in cui vive la ventiseienne sfociati in un incendio appiccato dando alle fiamme del materiale di risulta.
A testimoniare i danneggiamenti subiti sarebbe stato l’amministratore condominiale dell’edificio cui dichiarazioni rese non sarebbero state accolte di buon grado da Conforti. Il presunto stalker infatti per vendicarsi delle accuse rivoltegli nel cuore della notte, Domenica, avrebbe incendiato parte dell’abitazione di via Fratelli Bandiera in cui risiede l’amministratore. Nel darsi alla fuga Conforti però ha perso il suo cellulare nell’androne all’interno del quale aveva bruciato le cassette della posta, l’impianto elettrico e la porta dell’ascensore causando danni sia alle pareti dell’edificio sia al soffitto. Identificato dalle forze dell’ordine, il trentenne ha ammesso le sue colpe giustificandosi affermando di essersi accanito contro gli arredi del palazzo in cui vive l’amministratore condominiale, senza motivo, ma semplicemente perché ubriaco. Nella serata di ieri, l’uomo è stato rintracciato dai carabinieri della stazione di Rende ed ammanettato. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato sottoposto al regime di detenzione domiciliare.