Davanti al Palazzo municipale in piazza Borromeo, anche il sindaco Marcello Manna, oggi a mezzogiorno, ha dedicato un minuto di silenzio alle vittime del Coronavirus e un pensiero ai familiari
RENDE – L’amministrazione comunale di Rende, ha accolto l’invito lanciato dal presidente della provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli e rilanciato dal presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Antonio Decaro e questa mattina, a mezzogiorno in punto, è stato osservato da parte del sindaco Marcello Manna, della Giunta, del presidente del consiglio comunale Gaetano Morrone e del comandante della polizia municipale Vincenzo Settino, un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’epidemia davanti la casa municipale.Silenzio e raccoglimento, bandiere a mezz’asta e commozione per ricordare chi ha pagato con la propria vita il contagio da Covid 19 e per dimostrare vicinanza alle famiglie colpite dal lutto e ai sanitari impegnati in prima linea in questa guerra contro una pandemia che ha letteralmente fermato il mondo. Un omaggio commosso al sacrificio e all’impegno attraverso il segno di solidarietà che ha attraversato tutta l’Italia.
“Stamane, in occasione della commemorazione dei defunti per causa dell’epidemia promossa da ANCI, ho ribadito come sia più che mai fondamentale continuare a seguire le norme di distanziamento sociale necessarie ad arginare la grave emergenza sanitaria di questi giorni – ha dichiarato il sindaco di Rende Marcello Manna – Lo dobbiamo fare per onorare la memoria ancora vividissima delle vittime di questo nemico invisibile, ma insidiosissimo per la nostra salute. Con senso di responsabilità morale e civile insieme dobbiamo poi sacrificarci anche noi restando a casa, rispettando chi, ogni giorno, mette a rischio la propria vita per il bene comune. Quello di oggi – ha aggiunto – è un gesto di solidarietà e vicinanza verso i miei colleghi che, in molte città del nord, stanno pagando il prezzo più alto di questa pandemia. È un momento difficile per tutta la nostra nazione ed è per questo che bisogna, ancora di più, rispettare le regole. Solo così possiamo uscirne al più presto. Le istituzioni – ha concluso Manna – sono e devono essere unite, collaborare, tendersi la mano da Milano a Palermo e soprattutto ricevere gli aiuti economici necessari a scongiurare il default.