Era stato arrestato per detenzione illegale di arma da fuoco e trasferito in carcere Emilio Pastorella. Il Gip ha disposto la custodia cautelare ai domiciliari
COSENZA – Emilio Pastorella, 40 anni, torna a casa dal terribile giorno, il 19 giugno scorso, in cui è accaduto il fatto di sangue che ha coinvolto anche un’altra persona, Albanito di 47 anni ricoverato in rianimazione in prognosi riservato attinto da un colpo d’arma da fuoco.
Giovedì mattina il 40enne, dall’ospedale civile dell’Annunziata dove era ricoverato per le molteplici ferite di arma da taglio riportate durante la lite, è stato trasferito nel carcere di Cosenza, con l’accusa di detenzione illegale di Arma da fuoco. Il fucile in sui possesso è risultato essere modificato e con matricola abrasa. Dall’Arma Pastorella avrebbe esploso un colpo diretto al suo avversario Albanito che lo avrebbe aggredito con un coltello ferendolo in più parti del colpo. Albanito è stato ferito ad un fianco è trasportato in elisoccorso verso l’ospedale civile dell’Annunziata per essere sottoposto ad un intervento chirurgico delicato. L’azione di fuoco ricevuta gli avrebbe lesionato il fegato e un rene. L’operazione terminata dopo ore sarebbe riuscita e, con molta probabilità, nella giornata di oggi i sanitari scioglieranno la prognosi.
Oggi Pastorella difeso dal legale Ugo Ledonne ha risposto alle domande del Gip, riconoscendo la paternità dell’arma. Ha ammesso di essere il detentore del fucile che aveva trovato qualche giorno prima accadesse la sparatoria. Il Gip ha convalidato l’arresto e dopo 48 ore di carcere ha applicato la misura cautelare dei domiciliari rimandandolo a casa. Pastorella – fa sapere il legale difensore Ledonne, è molto scosso per l’aggressione subita nei giorni scorsi sia a livello fisico per le ferite riportate che a livello psicologico. Si è riservato di parlare di tutta la vicenda non appeno il suo stato di salute lo permetterà
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