L’uomo è stato raggiunto da una ordinanza di misura cautelare di custodia in carcere per detenzione illegale di arma da fuoco. Ancora ignote le motivazioni all’origine della sparatoria con Albanito ricoverato in gravi condizioni all’Annunziata
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RENDE (CS) – Emilio Pastorella, 40 anni, è stato portato nel carcere di Cosenza. L’uomo è in stato di fermo per detenzione illegale di arma. Sembra infatti che il fucile con il quale ha sparato al suo rivale non sia in regola. Ancora non è stata formulata l’imputazione per quanto riguarda il fatto di sangue accaduto nel tardo pomeriggio di ieri presso la sua abitazione in contrada Santa Chiara. Alfredo Albanito colpito all’addome da un solo colpo di arma da fuoco versa in condizioni gravi e attualmente si trova ricoverato nel reparto di rianimazione. L’uomo al momento del trasporto in ospedale prima di essere caricato in elisoccorso era cosciente ed inveiva contro Pastorella.
Il fatto è accaduto intorno alle 19:00 presso l’abitazione di Pastorella in contrada Santa Chiara. Secondo le versioni apprese sul posto, attraverso i conoscenti, Albanito attendeva sull’uscio di casa Pastorella che è giunto poco dopo a bordo della propria autovettura.Una volta sceso dall’auto sarebbe stato accoltellato ad un braccio da Albanito. Poi lo sparo, uno solo che ha fatto capire fosse successo qualcosa di grave. Chi è accorso sul posto ha trovato Albanito steso vicino l’uscio con scie di sangue anche sul pavimento all’ingresso dell’abitazione. Poi l’arrivo dei soccorsi e dei carabinieri. I sanitari dell’ambulanza hanno soccorso nell’immediato entrambi i feriti. Subito dopo è atterrato l’elisoccorso che ha portato via verso l’ospedale civile dell’Annunziata Albanito in gravi condizioni. Pastorella è stato trasportato verso il nosocomio in ambulanza.
Delimitata la scena del crimine i carabinieri hanno avviato le indagini rinvenendo il fucile, mentre i familiari di Pastorella hanno consegnato tre coltelli intrisi di sangue. I due risultano essere amici. Entrambi hanno precedenti penali. Intono alle 23 di ieri sera i militari dell’Arma hanno poi proceduto ad effettuare la prova stub a Pastorella che in queste ore è stato raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Pastorella è difeso dall’avvocato Ugo Ledonne. Albanito difeso dall’avvocato Paolo Pisani, appena giunto in ospedale è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico durato più ore. L’uomo ha riportato lesioni al fegato e al rene. I sanitari stamattina hanno informato i familiari della riuscita dell’intervento e, se il paziente supererà le 48 ore ha buone speranze di rimanere vivo. Attualmente rimane ricoverato in rianimazione, in prognosi riservato
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