Attiva Rende accusa “il Comune non ha idea di cosa fare e ogni anno raccoglie tutte le proposte che arrivano includendo anche iniziative di dubbia qualità culturale”. La risposta di Laboratorio Civico: “in questi cinque anni il Settembre Rendese non ha mai deluso le aspettative dei cittadini”
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RENDE – Botta e risposta tra la lista di Mimmo Talarico e quella del Sindaco Marcello Manna. L’oggetto del contendere è il “Settembre rendese”, la storica manifestazione musicale, culturale, d’arte e spettacolo, che da oltre mezzo secolo rappresenta un momento di aggregazione e unione del territorio rendese alla fine dell’estate. Questa mattina l’attacco della lista Attiva Rende di Mimmo Talarico all’Amministrazione Manna, rea di aver presentato un bando in soli 7 giorni per una manifestazione priva di idee e contenuti.
La replica arriva dal Laboratorio Civico, che accusa la lista e il suo esponente di un attacco sterile, senza nessun tipo di sostanza “purtroppo caro Talarico la sconfitta brucia. Ci rendiamo conto di questo anche perché, l’attacco della brillante associazione Attiva Rende che fa capo a Talarico, al Settembre Rendese, organizzato dall’Amministrazione Manna, è senza nessun tipo di sostanza. Scrivere che il comune non ha idea di cosa fare raccogliendo proposte e iniziative di dubbia qualità culturale è come scrivere niente. Perché in questi cinque anni il Settembre Rendese non ha mai deluso le aspettative dei cittadini e la manifestazione d’interesse è nata proprio con lo scopo di coinvolgere tutto il territorio nell’essere protagonista di un evento che per molti, giovani e meno giovani, è stato non solo una vera e propria vetrina ma anche un punto di riferimento”.
“L’associazione Attiva Rende – continua la nota – in campagna elettorale si è riempita la bocca del termine partecipazione/condivisione e poi,alla prima occasione di pratica reale, contesta un metodo di scelta che rappresenta un manifesto della condivisione e della partecipazione. Mentono sapendo di mentire quando dichiarano che la manifestazione d’interesse è a titolo gratuito, all’interno della domanda esiste ovviamente una parte di conto economico atta a quantificare le risorse da stanziare per ogni proposta. In questi anni c’è sempre stata la possibilità, per tutti, di presentare un progetto, poi spetta al direttore artistico e allo staff organizzativo del Settembre Rendese costruire un cartellone di qualità. Ed è anche giusto così. Chi è Attiva Rende per dire che l’amministrazione Manna ha scelto iniziative di dubbia qualità culturale? Questa brillante associazione per scrivere queste cose su cosa si basa e, soprattutto, cosa ha mai organizzato per dare lezioni dall’alto? A noi del Laboratorio Civico, invece, piace il metodo con cui,in questi cinque anni, si è organizzato il Settembre Rendese. Si tiene d’occhio da una parte il territorio e dall’altra si sceglie il meglio, con spettacoli di qualità, nel solco della migliore tradizione della manifestazione.
“Basta ricordare – si legge ancora – i concerti di Niccolò Fabi, Eugenio Finardi, Luca Carboni, Ron, Fabio Concato, e l’accurata attenzione destinata alla nuova scena musicale italiana con i concerti de Lo Stato Sociale, Canova, Eman, Giorgio Poi etc. Un’importante sezione Jazz nel borgo antico con gli spettacoli di Gegè Telesforo, Serena Brancale, Greta Panettieri feat Falvio Boltro e Andrea Braido, Di Sabatino Trio e la collaborazione con lo storico Peperoncino Jazz Festival. Citiamo solo alcuni nomi perché l’elenco sarebbe troppo lungo, ma ci piace ricordare anche l’attenzione data al teatro con gli spettacoli di Giuliana De Sio e Alessandro Haber, piuttosto che le tante compagnie calabresi coinvolte (Zahir, Teatro Rossosimona, Libero Teatro, Attori in Corso, ecc…) oppure lo sguardo rivolto verso l’arte contemporanea con Geni Comuni o alle scienze con l’illustre presenza, nell’ultima edizione, di Lucia Votano La signora dei neutrini.
Insomma – conclude la nota – la qualità, in questi anni, nel Settembre Rendese non è mai mancata. Attiva Rende ha messo il “pollice verso anche sulla modalità di coinvolgimento del centro storico. Bene, basta andare sulla pagina Facebook del Comune di Rende o della manifestazione stessa e cercare a ritroso le varie edizioni del Settembre Rendese dal 2014 al 2019, e guardare le foto ed i video che testimoniano la massiccia presenza ed il crescente consenso che la manifestazione ha avuto in questi ultimi anni per smontare parole basate sul niente. Perché la sconfitta brucia e se, fin da subito, si scrive del nulla… dopo essere stati bocciati per la guida della città speriamo non vengano bocciati anche come opposizione”.