Vittoria schiacciante per Marcello Manna, riconfermato sindaco di Rende a pieni voti nel turno di ballottaggio con oltre 9.200 voti e il 57% delle preferenze: “ringrazio i cittadini che hanno detto No ad otto forze politiche di diversa estrazione e li hanno mandati a casa”
RENDE – Festa e gioia nella sede elettorale di via Rossini per Marcello Manna, che al termine dello scrutinio (QUI i dati in tempo reale) ha ottenuto una vittoria schiacciante contro l’avversario riformista Sandro Principe appoggiato in questo turno di ballottaggio da altri 3 candidati del primo turno, tra cui Mimmo Talarico e Sergio Tursi Prato. Marcello Manna è stato rieletto sindaco con 9.217 voti pari al 57,13% delle preferenze. Quasi 2.300 voti in più rispetto a Sandro Principe che ha ottenuto 6.917 voti pari al 42, 87%. La città ha dunque scelto di riconfermare Marcello Manna come primo cittadino di Rende. Il risultato è stato impietoso con quasi tutti i seggi a favore di Manna, che ha poi scaricato la tensione abbracciando sostenitori ed elettori e soprattutto ringraziando ognuno con un sorriso.
Sarà dunque “Manna bis” a Rende, ma il rieletto primo cittadino sottolinea l’aspetto più importante , quello che l’ha portato ad una infuocata campagna durante le ultime settimane: “credo che il dato significativo di questa vittoria vada oltre i numeri. C’era tutto un apparato della vecchia politica, alleanze strane e preoccupanti. Significa oggi dare un significato nuovo a questo risultato. E non si è trattato solo dell’elezione di un sindaco, ma di un messaggio della cittadinanza, di una città che può guardare ad un percorso nuovo. Grazie ai cittadini di Rende che hanno capito non solo che indietro non si torna, ma che c’è bisogno di una nuova politica, di facce nuove di progetti e idee nuove. Si era ripresentato invece un vecchio apparato che non ha più ragion d’essere”.
Da domani si torna al lavoro e Manna, attorniato da applausi, urla di gioia e cori, spiega: “da domani si continua nel percorso amministrativo per le cose che si stanno facendo e che bisogna realizzare per la città, ma bisogna cambiare il modo di fare politica. Bisogna avere un’interlocuzione diversa con tutte le istituzioni per ripartire. Io credo che quello che stiamo proponendo da Rende sia un modello, che possa contaminare la nostra area urbana e l’intera regione. Si tratta di un coinvolgimento diretto di tutti i cittadini nel percorso che stiamo facendo”.
Non può mancare una frecciata diretta all’avversario: “non credo possa passare sotto silenzio che c’erano otto forze politiche di diversa estrazione che si erano unite, e oggi grazie ai cittadini si è detto “no”, dovete andare a casa... e li abbiamo mandati a casa”.