Una sintesi del panorama che si prospetta a 60 giorni dalla consultazione elettorale in cui i cittadini di Rende saranno chiamati a scegliere chi dovrà rappresentarli per i prossimi cinque anni
RENDE (CS) – «In un momento storico come questo, ad appena due mesi dalle amministrative, a Rende – afferma in una nota Marcello Rugani segretario del gruppo di cittadini riunitosi nel neonato Movimento Liberiamo Rende – non c’è nessuno scenario ben definito. I Cinque Stelle, con le loro “Comunarie” hanno designato il loro candidato a Sindaco Francesco Turco, persona già molto utilizzata e sfruttata nelle più svariate campagne elettorali, ma buona per tutte le stagioni. Con la speranza di raggiungere, come nella scorsa tornata, l’obiettivo del quorum per ottenere un seggio all’interno del Consiglio Comunale. La Lega di Salvini, strizzando l’occhio a Manna, deve ancora decidere se e con chi allearsi per ottenere anche questa la sua rappresentanza. A centro campo troviamo i candidati a sindaco Sergio Tursi Prato, sostenuto dall’ex Consigliere Regionale Graziano e dalle Logge Cosentine, Mimmo Talarico invece dopo aver sventolato tutte le bandiere, oggi, pronto a fare un passo di lato, lancia un chiaro messaggio ai suoi competitor, invitandoli ad una sessione di primarie.
Mentre tutti sono convinti di fare il proprio gioco, Manna e già alla fase successiva. Nomi scelti, liste pronte, raccolta firme ultimate. Principe, invece, oggi mette in gioco il suo nome, al solo scopo d’essere miele per le api sperando che i resti di Gentiliani, Socialisti e Principiani stessi possano tornare a sostenerlo, tutti consapevoli che al traguardo sarà presentato, il solito nome di turno, mandato al “Martirio elettorale”. Sapendo che, i già indagati, Principe e Greco potrebbero far sciogliere nuovamente l’Amministrazione Comunale a causa dei rinvii a giudizio per presunto voto di scambio dalla DDA di Catanzaro, De Rose, sostenuto dagli Onorevoli Bevacqua, Greco e dai suoi gruppi di appartenenza potrebbe accettare un invito alle primarie da Talarico? Se questo è il panorama che si prospetta a 60 giorni dalla consultazione elettorale, la domanda che vogliamo porre è se i cittadini Rendesi, siano liberi di poter scegliere secondo propria coscienza chi dovrà rappresentarli per i prossimi 5 anni alla guida dell’Amministrazione Comunale».