A seguito dell’incontro tra i quattro movimenti è emersa la comune determinazione di tutta la coalizione di formulare le proposte e, dunque, di sottoporle direttamente alla cittadinanza
RENDE (CS) – «A Rende il quadro politico, almeno ai cittadini, non appare chiaro e anziché fare chiarezza si rischia di alimentare ulteriore confusione. E’ superfluo dire che generare confusione è utile ad avvantaggiare qualcuno, non solo tra gli opposti schieramenti di maggioranza e minoranza, ma anche all’interno degli stessi. La confusione, del resto, è la condizione migliore in cui possa sperare chi, in politica, sceglie di giocare in difesa, magari sperando di poter poi segnare in contropiede». A scrivere è la coalizione politica Rende cambia Rende, La Terza Rende, Idee in Circolo, Italia del Meridione
«Per generare confusione a Rende si dice una cosa, poi un’altra, poi si smentisce e poi tutto torna al punto di partenza, si ipotizzano alleanze, poi altre, poi altre ancora, sia da una parte che dall’altra. Si parla di tutto a Rende, ma si dice ancora poco o nulla di quello che il cittadino, di qualunque appartenenza, avrebbe il diritto di sapere per valutare e per scegliere con consapevolezza e non per tifoseria d’appartenenza.
La politica, dunque, continua a parlare a se stessa soltanto in questi mesi, anche se è chiaro a tutti che non c’è più tempo. E’ necessario parlare alla gente, certo la cittadinanza vuole anche i nomi dei candidati dei vari schieramenti – anche questo è molto importante – ma ha soprattutto bisogno di confrontarsi con loro sulla visione che hanno, sulla Rende che vogliono, sul futuro più che altro. E’ il futuro il terreno del confronto che i cittadini reclamano per scegliere in quale direzione è più giusto andare, è ciò su cui si può fare sintesi nell’interesse di Rende che vogliono innanzitutto sapere, poi anche i nomi dei candidati, non per curiosità ma per valutare la credibilità della proposte di cui ognuno si farà portatore. E’ evidente che la politica cittadina non può più sottrarsi a questo dovere.
Il percorso sarebbe stato più agevole per tutti se non ci fossero state riserve mentali o esigenze particolari da soddisfare, i passaggi necessari sarebbero stati semplici, prima il progetto di massima, poi eventualmente l’alleanza e poi anche il nome del candidato che di quel progetto e di quella alleanza deve essere interprete ed il garante allo stesso tempo. Per fare questi passaggi così come non ci devono essere pregiudiziali personali, neppure ci devono essere tatticismi dilatori e riserve mentali, occorre un approccio schietto sulla proposta che ciascuno ritiene sia meglio formulare,e poi anche avere il tempo di superare eventuali divergenze e lavorare su ciò che può unire per elaborare una proposta che sia frutto di un apporto paritario e collettivo.
Noi è questo il metodo che abbiamo sempre proposto, ed è questo il metodo che abbiamo praticato al nostro interno, così facendo abbiamo raccolto la disponibilità al confronto schietto dei nostri quattro movimenti, lavorando insieme ci siamo uniti e facendo sintesi abbiamo creato la nostra coalizione.
Ci siamo scambiati le idee di massima, abbiamo ragionato sulle proposte da formulare a Rende, abbiamo discusso, ci siamo confrontati e pur avendo diverse altrettanto valide alternative, siamo giunti anche all’indicazione del nome da proporre alla cittadinanza, perché si faccia interprete e garante della nostra visione della realtà delle cose e del futuro a Rende. C’è voluto uno slancio di coraggio evidentemente, ce ne siamo assunti il rischio – la politica tradizionale è evidentemente più prudente – ha altri tempi e altri bisogni, ma per quanto ci riguarda abbiamo fatto quello che ci eravamo promessi di fare, confrontarci con tutti per tempo e senza riserve mentali, avendo come unico orizzonte Rende, e Rende rimane.
Sappiamo di aver fatto il possibile non il meglio magari, ma forti di come ci siamo arrivati e sapendo chi siamo, è certo che faremo quello che ci siamo impegnati a fare e offriremo alla valutazione dei rendesi la nostra migliore offerta, la nostra visione. Eravamo e siamo convinti che sia questa la più importante partita per Rende e si vince solo se questa volta sapremmo accettarla a viso aperto – una volta per tutte e fino in fondo – la sfida del futuro che abbiamo davanti, tutti quanti».