Copertoni, sacchetti neri, materiale elettronico, resti di lavorazione dell’edilizia, cianfrusaglie e tronchi abbandonati sul greto del fiume
RENDE (CS) – “La salute del torrente Emoli – scrive in una nota Domenico Cimadoro di Rende Cambia Rende – continua ad essere sotto osservazione. Non è certo uno spettacolo edificante per chi si affaccia sul fiume, scena visibile lungo la strada del ponte che congiunge Contrada Cutura a Piano di Maio. Copertoni, sacchetti neri, materiale elettronico nonché resti di lavorazione dell’edilizia, cianfrusaglie e altro ancora. Sta per diventare una vera e propria discarica abusiva, e per chi ogni giorno percorre questa strada, lo spettacolo indecoroso, che sposa il degrado dell’ambiente circostante, è sotto i loro occhi. Ancor di più risulta la presenza di diversi tronchi tagliati lasciati lungo il greto del fiume. Ci chiediamo come mai il Comune non ha provveduto a rimuovere la spazzatura oltre che a tagliare gli alberi visto che ormai è da diverso tempo che i rifiuti giacciono li? Inoltre se si tratta di bonifica non dovrebbe essere prioritaria la rimozione del materiale dannoso all’ambiente e poi eventualmente tagliare gli alberi che potrebbero costituire un pericolo in caso di piena?
Col tempo il fiume sta erodendo questi materiali portando con se tutti i rifiuti accumulati negli anni, un’immagine abbastanza evidente della salute del fiume viene dalle fronde degli alberi a valle, dai quali pendono numerosissimi sacchetti di plastica. E c’è chi, più nettamente, fa notare che ormai il torrente è alla mercè di tutti. Trattandosi di una zona periferica ,scarsamente illuminata, non è difficile introdursi con un camion o un furgone, di notte, dal parcheggio fino al bordo della piccola scarpata fino all’alveo dell’Emoli e commettere qualsiasi tipo di illecito ambientale. È necessario collocare foto trappole per individuare e sanzionare pesantemente i responsabili di gesti così incivili e inspiegabili, nonché rimuovere i rifiuti ed eventualmente accertarsi che non vi siano rifiuti ritenuti altamente pericolosi. La salvaguardia dell’ambiente, anche attraverso una capillare azione di monitoraggio e prevenzione degli illeciti nel rispetto delle varie competenze istituzionali, dovrebbe rappresentare una delle priorità di questa amministrazione, cosa che invece a quanto pare sembra passare in secondo piano”.