Il cuore biancorosso
«Io sono tifoso del Rende, con chiara e limpida linearità comportamentale da 45 anni; sono un innamorato fedele ma allo stesso tempo ritengo che avere 2 squadre a questi livelli sia importante. Il Cosenza per me, merita la Serie A, soprattutto per il suo pubblico che ha una marcia in più, ma ritengo che ne traggano benefici entrambe le città».
L’Università
«Il rapporto con l’Unical non deve ridursi al protocollificio, protocolli d’intesa che restano lettera morta. Il discorso va ampliato in un circuito anche economico, sociale, culturale e di ricerca nazionale e internazionale. Il prof. Prete ad esempio, ha pronto un progetto per favorire la ricerca per far girare Rende in un circuito d’attenzione che va oltre la Calabria».
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L’ospedale privato
«Che sia a supporto dell’Università della Calabria. Io non sono contrario ai Greco che ritengo imprenditori seri e affidabili; sono le procedure che ritengo anomale. Avrei convocato una conferenza dei servizi in una manifestazione pubblica, coinvolgendo tutti e spiegando l’importanza di avere una struttura sanitaria in questo territorio. Ormai pubblico e privato devono fare sinergia soprattutto quando questa riguarda la salute dei cittadini».
Parco Acquatico
«Rischia di diventare un’altra cattedrale nel deserto, ma non è colpa di Manna che si è trovato questa brutta gatta da pelare. A me non piace neanche. Vorremmo un domani, se dovessimo amministrare questa città, cercare un utilizzo della struttura diverso. Ci sono costi di gestione impossibili».
Fiumi e periferie
«La pulizia è stata utile ma doveva seguire criteri di impatto ambientale. Io vivo a Surdo e vedere il fiume pulito ben venga. Le periferie di Rende sono una questione antica che si trasporta da tanti anni. Manna in questo non c’entra nulla. Questa è una questione di degrado che parte da lontano. Bisognerebbe avere maggiore cura e non c’è traccia in alcune zone di un operatore ecologico. Nelle periferie si può fare poco o nulla. Ci vorrebbe una maggiore cura d’amore».
Rende com’era e com’è
«Una volta c’erano i soldi, c’era un percorso comune tra Provincia, Regione e Governo. Erano altri tempi, non di crisi. Poi ci sono state scelte infelici, anche da parte dell’onorevole Sandro Principe. Era frequentata dai giovani e ora la movida si è spostata a Cosenza e va affrontato. E’ difficile ritornare a riempire i locali con forme di intrattenimento nuove, ma si vedrà».
Le minacce ad un candidato della lista
Intanto è di questa mattina la notizia, che Sergio Tursi Prato ha fatto emergere sui social, di alcune “velate minacce” ad un candidato della sua lista. «Domenica sera un candidato della lista “Il Coraggio di Cambiare Rende con Sergio Tursi Prato sindaco” – scrive su Facebook – e’ stato avvicinato da alcuni sconosciuti che gli hanno detto testualmente: “Lascia stare la politica e Tursi Prato,pensa alla tua attività”. Un episodio grave, che si aggiunge a quello della distribuzione di incarichi e promesse di posti di lavoro nei confronti di altri sostenitori della coalizione civica e sociale».
Tempo fa lo stesso Tursi Prato ha presentato tramite i suoi legali due esposti denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, per diffamazione aggravata a mezzo stampa, sempre per offese inerenti le elezioni amministrative di quest’anno.