Lesioni guaribili in trenta giorni ma i compagni di corso parlano di interventi chirurgici per riavere una vita normale. 20 anni, studente Unical, è stato aggredito da cinque persone. camminava da solo nelle maisonettes
RENDE (CS) – Nella notte tra venerdì e sabato scorsi uno studente paraguayano è stato aggredito su una strada del quartiere Maisonettes da un gruppo di persone, a quanto pare, esterne all’Ateneo. Lo studente ha subìto lesioni guaribili in 30 giorni ed è già in corso un’indagine mirata da parte dell’autorità giudiziaria preposta.
Scrivono su un profilo Faceook: “Lui è Gerardo. Studente Internazionale, ospite all’Unical, II anno di Scienze dell’Amministrazione. Un Paraguaiano timido e taciturno, diligente nello studio, solidale con gli amici. È stato picchiato venerdì scorso, all’uscita del CDM, da un gruppo di italiani fascistoidi che hanno dato sfogo alle loro frustrazioni represse su un ragazzo che non parla tanto bene l’italiano, poco più alto di me..
Gerardo è stato accerchiato, è crollato a terra perdendo i sensi dopo il primo colpo.. Imperterriti questi coraggiosi individui hanno continuato a picchiarlo…Cinque contro uno… Così…Senza un motivo!”
Gerardo ha la passione per il calcio ed ha studiato presso Colegio Nacional E.M.D. Dr. Fernando de la Mora sempre in Paraguay e da poco ha compiuto 20 anni. I suoi compagni di studio, tra cui la persona che ha scritto il post su Facebook, gli sono vicini. Infatti nel post si legge “Mi rivolgo direttamente a voi, ominidi privi di cervello e di sentimento.. VERGOGNATEVI. Gerardo, purtroppo, è solo una delle tante vittime di queste politiche dell’odio. Ora ha paura, dovrà affrontare numerose operazioni per risanare le fratture.. Non sa più se continuare a studiare in Italia…Ti assicuro, che non tutti gli Italiani sono cosi.. Ci sono tanti Italiani che come me provano disprezzo e disgusto nei confronti di individui che compiono atti così riprovevoli“.
Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Rende diretta dal capitano Maieli. I militari dell’Arma sono già sulle tracce dei balordi. Il rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, e il prorettore delegato al Centro residenziale, Luigi Filice, da subito in contatto con le autorità diplomatiche del Paraguay, esprimono profondo sdegno per l’accaduto, un’azione vile ai danni di uno studente inerme.
L’Università della Calabria fornirà alle autorità tutto il supporto necessario affinché gli esecutori dell’azione criminosa siano assicurati alla giustizia. Allo studente colpito va tutta la solidarietà e la vicinanza dell’Ateneo.