La zona è da tempo interessata dal fenomeno dell’abbandono selvaggio di rifiuti. Oggi è stata ripulita per la cerimonia del taglio del nastro
RENDE (CS) – Taglio del nastro per la nuova strada che collega Rende a Montalto Uffugo. Una zona utilizzata da mesi come discarica dai cittadini che amano praticare lo sport del ‘lancio del sacchetto’. Nonostante le continue lamentele dei residenti però finalmente oggi, per l’occasione, l’area è stata ripulita con la rimozione dei rifiuti sparsi ai lati della carreggiata. La Strada delle Industrie è costata circa sei milioni di euro, per l’esattezza 5.935.000 euro, di cui 700mila euro finanziati dal Comune di Montalto Uffugo e 235mila euro dal Comune di Rende. I lavori hanno avuto inizio nel 2016 e prevedono anche la realizzazione di due ponti: uno sul Torrente Settimo necessario al collegamento tra contrada Rocchi e Santa Maria di Settimo e uno sul Torrente Settimo in località Sant’Antonello che unirà l’area industriale di Montalto e l’area industriale di Rende in località Coda di Volpe. Realizzata per collegare le aree industriali dei Comuni di Rende e Montalto Uffugo è lunga circa 3 chilometri (0,50 chilometri nel comune di Rende, 2,5 chilometri nel Comune di Montalto).
“Sono veramente contento di essere qui e ringrazio i Sindaci di Montalto Uffugo e di Rende non solo per aver richiesto la mia presenza a questa bella manifestazione, ma soprattutto per il lavoro che stanno portando avanti con sacrificio e non senza difficoltà”. Lo ha detto il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, che oggi pomeriggio ha partecipato alla inaugurazione della cosiddetta “strada delle industrie”, che collega l’area industriale di Rende con quella di Montalto Uffugo. Presenti anche i consiglieri regionali D’Acri e Sergio, il Presidente delle Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, il Rettore dell’Unical, Gino Crisci, consiglieri comunali, autorità politiche e religiose.
“Questa – ha detto Oliverio – è una struttura importante perché collega due versanti di un fiume che ha rappresentato, fino ad oggi, un elemento di separazione. Con questa opera si aggiunge un ulteriore tassello in direzione della costruzione di un’importante Area Urbana e, in prospettiva, anche di una grande città che, utilizzando la propulsione di alta formazione dell’Università della Calabria e le potenzialità di sviluppo di una grande provincia come è quella di Cosenza, possa rilanciare la funzione direzionale di quest’area in un bacino più ampio. Nel programma che abbiamo concordato con il Ministero delle Infrastrutture e con Anas – ha proseguito il Presidente della Regione – abbiamo inserito le risorse necessarie perché un’aspirazione decennale possa finalmente essere realizzata. Sto parlando dello svincolo autostradale a Settimo. Abbiamo allocato 33 milioni di euro e i lavori partiranno entro il 2018.
Nel programma di ammodernamento infrastrutturale della Ferrovia Jonica per il quale abbiamo investito 536 milioni di euro e il collegamento Sibari-Cosenza-Paola, abbiamo previsto la stazione ferroviaria a Santa Maria di Settimo, perché l’Unical e quest’area possano essere servite anche dal trasporto ferroviario. Tutto questo fa parte di un disegno più ampio, che vedrà i collegamenti ferroviari in stretta sinergia con la metropolitana di superficie che, finalmente, abbiamo sbloccato e che collega Cosenza, a Rende e all’Unical e che noi pensiamo debba estendersi in futuro anche fino alla stazione ferroviaria di Settimo, affinchè possa essere servita anche l’area di Montalto Uffugo. Non stiamo parlando di impegni fumosi. Molti cantieri sono già aperti e i lavori sono in corso. Così come abbiamo fatto per questa strada, così’ come è avvenuto per la Metropolitana i cui lavori inizieranno entro il primo semestre del 2018, così faremo per lo svincolo di Settimo. Abbiamo programmato oltre 9 miliardi di euro per tirare fuori la Calabria dalla condizione di ritardato sviluppo nella quale è stata inchiodata per decenni”.