De Rose: “Domanda rivolta all’amministrazione e a Manna su chi e perchè abbia scelto di cambiarne il colore anzichè rispettare i criteri di scelta originari”
RENDE (CS) – “La vicenda della scuola “Falcone” di Villaggio Europa, al netto di ogni questione di gusto in ordine alla scelta del colore e senza volerla considerare una questione vitale, tuttavia, ha il suo rilievo per molti aspetti. Il primo aspetto è dato dal fatto che solo chi non è rendese o non ha memoria, non sa che quella scuola finita nel 1984, veniva a collocarsi in un contesto urbanistico studiato in ogni aspetto ed in ogni dettaglio.” Così dichiara Massimiliano De Rose di Rende cambia Rende. “Un quartiere – continua – moderno e funzionale, che offriva (già 40 anni fa), la presenza di tutti i servizi. Un esempio indiscusso per gli spazi verdi, le piste ciclabili, gli impianti sportivi, i negozi di prossimità (market Europa) e biblioteca di quartiere (oggi entrambi chiusi e inutilizzati nonostante i reiterati solleciti e le continue promesse del sindaco). La scuola Falcone è parte integrante del quartiere, posta in posizione centrale, si contestualizza e armonizza anche da un punto di vista architettonico con gli stabili residenziali del quartiere Europa, anch’essi come la scuola, la struttura del market e della biblioteca rigorosamente bianchi. Una scelta fatta a suo tempo da progettisti di alto livello, secondo il criterio che intendeva dare una sorta di continuità agli studenti tra l’ambiente domestico e l’ambiente scolastico. Da allora è sempre stato rispettato e mantenuto integro il criterio cromatico originario anche in tutte le ristrutturazioni degli stabili condominiali dell’intero quartiere e della stessa scuola.
E’ questo è il primo elemento che avrebbe dovuto tenersi in conto anche quando si sceglie “solo” di ri-tinteggiare quella scuola. Non è quindi affatto pretestuoso nè polemico domandarsi perchè, quale architetto, quale commissione, avrebbe deciso di tinteggiare la scuola Falcone di colore “arancio e pesca”? Al riguardo in assenza di risposte ufficiali del comune, e per porre fine ad un imbarazzante scarica barile, siamo andati alla fonte presso gli uffici comunali, dove abbiamo appreso che i lavori di tinteggiatura delle scuola rientrano in un progetto finanziato dal Ministero che prevede l’impiego di Lsu e Lpu. E’ questo quanto alla provenienza dei soldi pubblici impiegati. Quanto invece alla scelta del colore “arancio”non è da attribuire certo la scelta alla dirigente della scuola, come qualcuno ha tentato di far passare, bensì la dirigente scolastica avrebbe (e giustamente) delegato ai “tecnici” del comune la valutazione della scelta del colore da impiegare per l’esterno. E’, dunque, confermata la legittimità e pertinenza delle domande rivolte all’amministrazione e a Manna su chi e perchè abbia scelto di cambiarne il colore anzichè rispettare i criteri di scelta originari e, dunque, ritinteggiare di color “arancio”.
Aggiungiamo ancora che se tanti residenti del quartiere (e non solo) hanno condiviso la nostra perplessità, è evidente che il quartiere Europa suscita ancora un certo orgoglio dopo 40 anni nei suoi residenti, che conservano anche la legittima aspettativa di poter prendere parte alle scelte che riguardano il quartiere dove sono cresciuti e dove abitano da decenni. Si chiama “partecipazione” e non costa nulla all’amministrazione praticarla, non è uno slogan da campagna elettorale, è un metodo di governo. Si è trattato di mera superficialità avendo l’amministrazione Manna dimenticato che il Villaggio Europa è ancora tra i migliori esempi di insediamento urbanistico, e non solo a Rende. Sarebbe bastato approfondire e confrontarsi per evitare l’inconveniente, ma per fortuna, almeno in questo caso, si risolve tutto facilmente con una mano in più, di “bianco”.”