A parte i candidati a sindaco, persone rispettabilissime, a Rende, era dire comune, “non c’è che scegliere”, guardando oltre e pensando agli “sponsor” di Verre e Manna.
Da una parte il vecchio Principe, dall’altra i fratelli Gentile. Ecco perché viene da dire che si è passati “dalla padella alla brace”. Cade, forse anche in maniera “indecorosa” il “principato” ed a Rende entrano Pino e Tonino Gentile che avallavano la candidatura di Manna. Vi entrano in punta di piede, si perché hanno saputo giocare le loro carte: hanno sponsorizzato Manna senza invadere troppo il “campo”. Al contrario di Principe che, a tutti i costi, è voluto entrare a 360 gradi in questa competizione elettorale. Ma, a parte le “quisquilie” politiche ed anche di interesse, i cittadini a questo punto si aspettano che il “nuovo” si faccia strada e che qualcosa cambi in una città che ha conosciuto, sicuramente, momenti migliori. Sul neo sindaco, oggi, si poggia la fiducia dei rendesi, probabilmente anche di quelli che hanno votato la lista Principe. A proposito di Sandro Principe, con questa sconfitta dovrebbe finire il suo “impegno” politico. Difficilmente il pd lo ricandiderà alla Regione così come difficilmente Renzi potrà continuare a poggiare su uomini come Principe per rilanciare il nuovo. Ma, la sconfitta di Principe non è fine a se stessa ed evidenzia ancora una volta, la spaccatura insanabile all’interno del pd calabrese che, se non ricomposta, certo condizionerà anche il risultato della Regione. Per intanto auguri a Manna.