Si parte. Non sono ancora chiuse le sezioni del voto europeo ed i partiti guardano già al probabile voto autunnale alla Regione.
In casa Pd è ormai scontro aperto. Il presidente della provincia di Cosenza Oliverio era già in campagna elettorale ma, fra lui e l’investitura, comunque per nulla scontata, si è messo Mario Maiolo che ha perso il treno per Bruxelles. Nel Pd, a parte i “vecchi” papabili c’è in atto un processo di “svecchiamento” o, se si vuole di “rottamazione”, questa volta non dovuto a Renzi, visti i rappresentati che ha sul territorio, ma, ad una voce giovanile che si sta imponendo con impegno e capacità culturale. Il vento che spira a sinistra, sta preoccupando e non poco, quello che resta del centro destra al cui timore resta fermo, guarda caso e nonostante tutto, il senatore Antonio Gentile, nella sua veste di coordinatore del Nuovo Centro Destra. Anche qui, il biglietto non staccato a Scopelliti crea qualche apprensione e difficoltà. Certo, per Gentile è L’Ora di guardare avanti tanto da firmare una lettera aperta ai coordinatori regionali di FI, UDC, FDI, CDU, PSI, PRI, PLI, per “un incontro urgente, da effettuare la prossima settimana, al fine di iniziare a discutere proficuamente dei percorsi che dovranno portarci entro fine giugno a scegliere il candidato/a alla Presidenza”. Si, forse è meglio guardare avanti perché dietro ci sono troppe cose da giustificare. La descrizione del candidato alla presidenza della Regione la suggerisce lo stesso Gentile: “Le ambizioni sono diverse e legittime, ma è indubbio che uno solo dovrà essere il candidato, con una reputazione e una credibilità che vadano al di là degli steccati e un’esperienza amministrativa sufficiente a garantire ai corregionali di poter guidare la Regione con abnegazione”. Chissà chi ha in mente Gentile perché sicuramente a lui il quadro è abbastanza chiaro ed anche la fretta ha una sua motivazione. Ma, questa volta si dovrà ricostruire sulle ceneri, non di un partito che ha perso ma, anche di situazioni ancora aperte che gridano vendetta, non solo al cospetto di Dio ma anche al cospetto degli uomini: c’è da ricordare che da un mese non è più in edicola L’Ora della Calabria e che molti colleghi non hanno più un lavoro e che la Calabria ha meno democrazia e che c’è meno libertà di stampa e che c’è meno legalità e che c’è meno…
