RENDE – Sono giorni difficili per i giornalisti dell’Ora della Calabria.
Stretti tra la morsa di De Rose che rivuole i suoi 600mila euro di stampe fornite, ma mai pagate, e il liquidatore che minaccia di sgomberare tutte le redazioni, i colleghi resistono a testa alta. Dall’Aspromonte al Pollino. Tutte le redazioni in Calabria della testata facente capo ad Alfredo Citrigno sono occupate dai giornalisti che presidiano i propri uffici notte e giorno. Domani, a partire dalle 17, nella redazione centrale di Rende, in contrada Lecco, si terrà L’Ora degli artisti. Musicisti e attori a sostegno dell’informazione libera fornita senza piegarsi ai voleri del ‘cinghiale’ di turno porteranno il proprio contributo alla protesta. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta streaming sul blog fondato dai giornalisti licenziati L’Ora siamo Noi. A partecipare all’evento saranno Ernesto Orrico, Lindo Nudo, Nunzio Scalercio, Jo Lattari, Antonello Anzani, Alessandro Castriota Scanderbeg e i Soul Pains. Un’occasione imperdibile per mostrare solidarietà ai giornalisti della testata che ha chiuso battenti nonostante stesse registrando un vertiginoso aumento nelle vendite. Venerdì 9 a partire dalle 10 in piazza XI Settembre i giornalisti hanno organizzato un sit-in di protesta a Cosenza. Sotto il palazzo della prefettura la cittadinanza verrà informata delle scomode verità che hanno portato alla chiusura dell’Ora della Calabria, in attesa di conoscere gli sviluppi dell’incontro che vi sarà contemporaneamente tra il prefetto, il liquidatore, il sindacato, il direttore e il comitato di redazione.