E’ la strada la tomba dei giovani: ennesima vittima ventenne

La domanda è sempre la stessa: “si può morire sull’asfalto? Si possono lasciare desideri, obiettivi, affetti, amore su una strada?”.

Domande semplici cui rispondere ma, di difficile attuazione: in macchina ci sentiamo dei super dotati, dei “padreterni” e alle lancette che scorrono corrisponde l’affondo del piede sull’acceleratore, magari anche col capo chinato su un telefonino per scrive un sms di scuse per il ritardo: sms fatale per un ritardo, scusatemi, che diventa eterno. L’incidente stradale è la prima causa di morte per i giovani in Italia ed in Europa. Oggi una ennesima famiglia piange la morte tragica di quel ragazzo di 25 anni che perde la vita fra Zumpano e Rende: un ragazzo pieno di aspettative sicuramente, di progettualità per il suo futuro sicuramente: tutto poteva pensare in quel momento non che la vita per lui potesse finire, spezzarsi in quell’impatto, in quelle lamiere contorte che imprigionano ogni speranza ed ogni desiderio. Purtroppo, l’incidente di ieri ci dà l’occasione che non avremmo mai voluto avere, di ritornare a parlare di una delle cause più alte di mortalità giovanile. In questi giorni sta circolando, anche sul web, un video, definito choc, che fa parte della campagna di Go for zero, associazione che si occupa di promuovere la guida sicura. “Andare veloce serve solo ad andarsene in fretta”, recita lo slogan finale. La trama: “Alcuni ragazzi vanno a un appuntamento con un amico. Ma quando entrano nella stanza si ritrovano al proprio funerale. Ci sono i fiori, la bara e i loro cari in lacrime, che spendono parole di ricordo in loro onore. I ragazzi, seduti tra il pubblico, rimangono stupiti. Poi crollano in lacrime davanti alla messinscena, che serve a ricordare loro di guidare con prudenza”. Purtroppo il ricordo e la paura durano solo un attimo. Dopo il funerale ci rendiamo conto di essere in ritardo e giù il piede sull’acceleratore. Forse sarebbe bene scrivere sul cruscotto e ricordarselo sempre che: “Andare veloce serve solo ad andarsene in fretta”.

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