Oggi parliamo di “Mamma Rai” che pretende, attraverso l’escamotage dell’Agenzia delle Entrate, euro 113,50.
Sul pagamento dell’ex canone si stanno spendendo tante parole ma, alla fine si trova sempre il modo di mandarci allo sportello e pagare: oggi è tassa di possesso. Certo, togliere soldi non fa piacere a nessuno ma, se questi soldi servissero almeno a poter usufruire dei programmi Rai, il peso dell’esborso, sarebbe alleviato. Bella la pubblicità: “14 canali tv, 10 canali radio 3 siti web”. Senza entrare nella qualità dei programmi trasmessi, noi vorremmo semplicemente poterli “vedere”, come dicono gli spot. Invece, disservizi su disservizi e, alla prima pioggia, come oggi, in moltissimi centri del cosentino il segnale è assente. Ma, anche col sole il servizio non è migliore: magari li intravedi. Così i canali radio che, spostandoti con la macchina, sistematicamente li perdi. Certo, non paghiamo la tassa per vedere i canali Rai ma solo per il possesso del televisore e, allora ditecelo: “usate il televisore per sopramobile e pagate per abbellire il vostro salone, la camera da letto e le stanzette dei figli”. E, non diteci più in coda allo spot: “Il canone si deve il canone si vede” …. Ma, semplicemente: “si DEVE”. Viva la Rai