Siamo al 24 dicembre, vigilia di Natale. In tutte le case c’è aria di festa, si prepara il cenone di stasera.
Mi è piaciuto il richiamo di domenica, quello fatto da Papa Francesco ai “Forconi”, «Date un contributo costruttivo, respingendo le tentazioni dello scontro e della violenza». Come se Papa Francesco, avesse voluto stringere fra le mani i disagi dell’uomo. Com’è vicino questo Papa, specialmente a quei “poveri” che, anche nel segreto, cerca per le strade di Roma. Si, perché la “carità non si vanta” e Natale è ogni giorno. Oggi è comunque Natale per tutti, perché il Natale non è solo l’”abbuffata” di stasera, perché Natale non è solo il 25 dicembre. Lo spiegava bene una donna umile che amava definirsi “l’ultima” ed alla quale si sono inchinati tutti i potenti del Mondo: Madre Teresa di Calcutta: “E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. E’ Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro. E’ Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. E’ Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale. E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E’ Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.” Sarà un Natale lontano anche da noi se, con Teresa di Calcutta, a parte i discorsi di rito anche di “eminenti” autorità, non si avrà il coraggio del giudizio, delle prese di posizione e di guardare negli occhi dei poveri e degli emarginati Gesù che nasce. Invece resta la corsa al bello e stasera, forse anche nelle nostre chiese si baderà più al folklore che alla sostanza. Buon Natale!