Siamo a metà novembre e, questo fine settimana è stato prova d’inverno.
Due giorni di relativa pioggia che hanno messo in ginocchio molti centri della Regione, della nostra Provincia e la stessa città. Stamattina, per i numerosi automobilisti-impiegati o solo accompagnatori di figli a scuola, oltre alla prova d’inverno è stata anche una prova d’inferno. Sull’asfalto quelle enormi buche che, con l’asciutto erano in bella evidenza, stamattina, invece hanno funzionato come le buche del miglior girocatore di golf: una, due e tre fino a lasciare la macchina dentro l’ennesima. Ora, i sindaci ci diranno che non si possono asfaltare le strade con la pioggia mentre fino a qualche giorno addietro ci dicevano che non avevano soldi in cassa. Oltre alle buche sull’asfalto, gli automobilisti e di pedoni hanno dovuto fare i conti anche con le “piscine” sempre più presenti. Pozzetti e cunette intasate che nessuno pulisce più dai tempi dei cantonieri in forza al settore viabilità delle Province e da quelli più recenti dei forestali, accusati di non far nulla: forse questa è anche la loro vendetta. Infine, a complicare la vita si ci mettono anche i genitori di quegli alunni che, ad esempio, al “Gioacchino da Fiore” di Rende, devono entrare con la loro auto in aula per mettere a sedere i figli. Non si capisce, almeno in questo caso perchè non si organizzano le fermate sulla stradina, lato San Carlo, invece di consentire centinaia di fermate sulla statale, creando lunghe e pericolose file. Insomma, sarà anche questo e forse soprattutto, un inverno d’inferno.