Stanze per studenti a nero. Anche Rende nel mirino della Finanza

RENDE – Da Roma a Bologna fino a Rende, la Guardia di Finanza dichiara guerra aperta agli affitti in nero per gli studenti universitari.

Nella Capitale emergono storie al limite dell’immaginazione come quella di un 80enne con un patrimonio immobiliare di 41 appartamenti del valore di 12 milioni di euro, che stipulava i contratti ma poi non li registrava. Un meccanismo di “dimenticanza” che dal 2002 al 2011 gli ha permesso di evadere l’imposta registro sui contratti di locazione per oltre trentacinquemila euro. Ma questo è solo uno di tanti casi di furbetti che guadagnano sugli affitti senza dichiarare nulla al Fisco. Per questo motivo, in concomitanza con l’inizio dell’anno accademico è stata avviata una massiccia campagna di informazione e prevenzione rivolta a matricole e studenti.

 

Anche nell’area dell’Unical i finanzieri sono andati a caccia di affitti in nero agli studenti e hanno effettuato numerosi controlli negli appartamenti abitati dagli studenti per verificare il rispetto delle norme di locazione. Si sono presentati in abiti civili, anche per tutelare la privacy degli studenti ma prima di questo hanno lavorato sulle cosiddette “situazioni a rischio”. Gli affitti in nero sarebbero concentrati per quanto concerne l’Università della Calabria, tra Arcavacata e Quattromiglia ma in generale su tutto il comune di Rende.I sopralluoghi però sono solo una prima fase dell’attività degli uomini guidati dal colonnello Giosuè Colella perché prima di ciò, sono state controllate, grazie al contributo dell’agenzia delle entrate, centinaia di casi a rischio. 

 

  1. Vademecum dell’Unione Inquilini indica 15 regole di autodifesa da conoscere prima di prendere in affitto una casa, una stanza o un posto letto, per non cadere in affitti capestro.
  2. 1. I contratti transitori per studenti fuori sede non sono a libero mercato, ma a canoni agevolati. Ovvero soggetti ad agevolazioni fiscali e con valori fissati dagli accordi locali tra sindacati degli inquilini e associazioni della proprietà.
  3. 2. A partire dalla data di entrata in vigore della legge 431 del 9/12/1998, i contratti devono essere scritti e registrati pena la nullità; per controllare se lo sono, si può far riferimento all’Agenzia delle Entrate.
  4. 3. Sono disponibili i moduli-tipo di contratto per locazioni transitorie per studenti fuori sede da compilare. Si trovano presso il Comune, le università, le sedi dell’Unione Inquilini e sul sito del ministero delle Infrastrutture.
  5. 4. I contratti per studenti fuori sede devono avere una durata che varia dai 6 mesi ai 3 anni. Altri tipi di contratto non vanno utilizzati in quanto possono contenere norme vessatorie.
  6. 5. I contratti transitori devono esplicitamente indicare la motivazione della transitorietà, ovvero l’iscrizione a un corso di laurea incomune diverso da quello di residenza.
  7. 6. Negli accordi locali stipulati da sindacati e associazioni di proprietari, è previsto il subentro di altri studenti nel contratto, ma nell’alloggio deve restare almeno uno degli studenti che hanno stipulato in origine il contratto.
  8. 7. Per affittare stanze il proprietario dovrebbe avere apposita autorizzazione. In mancanza di questo nessun proprietario dovrebbe affittare stanze o, peggio, posti letto.
  9. 8. Quando si firma un contratto di locazione ci si deve far dare sempre una copia in originale con la firma del proprietario, nonché la copia del contratto con i riferimenti della registrazione avvenuta presso l’Agenzia delle Entrate. È l’unico modo per verificare l’avvenuta registrazione.
  10. 9. A partire dalla data di stipula del contratto di locazione, il proprietario ha 30 giorni per procedere alla registrazione. Le spese di registrazione si pagano una volta l’anno, sono da dividere tra proprietario e dell’inquilino al 50%.
  11. 10.È necessario avere sempre traccia del pagamento dei canoni di locazione. Si possono, a tal fine, utilizzare pagamenti tramite vaglia postali, assegni o bonifici. Ricordarsi di indicare la causale: affitto mese di…
  12. 11.La legge 431/98 prevede che il canone da corrispondere è esclusivamente quello derivante dal contratto registrato. Pagare somme ulteriori è un inutile esborso.
  13. 12. Le spese condominiali non sono tutte a carico degli inquilini/studenti fuori sede. Esiste una tabella delle spese di manutenzione ripartite tra quello che spetta all’inquilino e quello che paga il proprietario, che variano in base ad accordi locali. Sono reperibili presso il Comune, associazioni di inquilini e sul sito del ministero delle Infrastrutture.
  14. 13. Le spese relative all’amministratore del condominio e di assicurazione dello stabile sono a carico del proprietario. Bisogna però fare attenzione che il proprietario non inserisca nel contratto queste voci a carico del­l’inquili­no/studente fuori sede: in questo caso sarebbe costretto a corrispondere una somma non dovuta.
  15. 14. In sede di conguaglio delle spese condominiali è possibile sospendere il pagamento previa lettera raccomandata con la quale si chiede al proprietario di vedere le giustificative delle spese richieste. Così si potrà verificare se le spese sono state effettivamente sostenute e se devono essere a carico dell’inquilino.
  16. 15. Prima di firmare un contratto, informarsi! È bene arrivare alla stipula consapevoli dei propri diritti.
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