Comitato “Insieme per la salute”, in occasione dell’undicesimo compleanno dell’elettrodotto di Montalto, ritorna all’attacco: “Veniamo letteralmente ignorati come se il problema non esistesse”
MONTALTO (CS) – Sono passati ben undici anni da quando i cavi dell’alta tensione a 380KW hanno cominciato a “ronzare” (era il 31 ottobre del 2005), mettendo in funzione l’elettrodotto Laino-Feroleto-Rizziconi, nei territori di Pianette di Montalto e Lucchetta. Da allora, sin dal primo giorno dalla data di energizzazione, le popolazioni residenti, hanno dato il via alla loro battaglia.
La preoccupazione dei cittadini riguarda le conseguenze accertate dovute all’esposizione ai campi magnetici: leucemie infantili, tumori, danni a diversi organi, che sarebbero possibili conseguenze dell’esposizione, anche a valori inferiori a quelli indicati dalla legge come limiti minimi. Perciò i montaltesi, riunitisi nel comitato “Insieme per la salute”, da ben undici anni (lo scorso 31 ottobre “hanno festeggiato” l’undicesimo anno), lottano per richiedere l’interramento dei cavi.
Hanno interpellato tutte le istituzioni possibili ed inimmaginabili, hanno raccolto firme, avviato proteste e quant’altro, ma nessuno sembra ascoltare la loro voce.
Oggi lanciano nuovamente un appello:
“Quasi settimanalmente da circa 6 mesi il nostro Comitato invia richieste di incontro al Governatore della Calabria On Oliverio per discutere della criticità elettrodotto di Montalto. Le mail inviate tramite PEC puntualmente vengono recapitate e lette ma nessuno dalla Regione si degna di farsi sentire. Veniamo letteralmente ignorati come se il problema non esistesse affatto.
Il Governatore presenzia ad inaugurazioni di ogni tipo, a convegni di ogni genere a tavole rotonde sui più disparati argomenti, ma di elettrodotto e dei suoi effetti devastanti sulla salute di noi malcapitati cittadini non ne vuol sentire parlare. Come se egli fosse il Presidente di un’altra Regione o ancora peggio come se gli abitanti di Pianette e di Lucchetta non esistessero.
Anche il nostro concittadino On.le Mauro D’Acri ci ignora, e questo sinceramente oltre che a ferirci ci stupisce tanto, non fosse altro perché egli vive a Montalto, a poche centinaia di metri dai cavi dell’altissima tensione.
Certo, ci rendiamo conto che non è la stessa cosa che avviene per noi cittadini di Pianette e di Lucchetta dato che da noi l’elettrodotto sembra si tocchi con le mani quando ci affacciamo dai nostri balconi.
Ci chiediamo se l’On D’Acri si comporterebbe allo stesso modo se i cavi passassero da casa sua a soli pochi mesi di distanza. Noi sinceramente pensiamo di no e riteniamo che farebbe di tutto affinché almeno un incontro col Presidente Oliverio si concretizzasse. Ma il ruolo politico che ricopre l’On D’Acri e soprattutto la fiducia che gli i cittadini di Montalto gli hanno dato alle ultime elezioni dovrebbero essere più che sufficienti per un suo coinvolgimento fattivo per la soluzione della vicenda.
Perché, e lo ricordiamo oltre che a noi stessi al diretto interessato, oltre 6 mesi fa si era parlato di un impegno da parte dell’On D’Acri per farci avere un incontro col Presidente Oliverio. Incontro mai avvenuto…
Al Sindaco Caracciolo e alla sua Giunta diciamo pure di battere un colpo se ci sono, perché finora noi non ce ne siamo accorti e torniamo a chiedere loro dei fatti concreti ed immediati quali:
- formulare precise istanze alla società TERNA SpA, al fine di ottenere la determinazione delle “Fasce di rispetto” e la “misurazione continuativa”, tramite centraline, del campo elettromagnetico nelle frazioni di Pianette e di Lucchetta, come suggerito nella relazione MAGGIOLINI-DI MASSA. E’ scandaloso che dopo 11 anni queste richieste semplici non siano state fatte;
- inviare con cadenza programmata al Presidente della Regione Calabria, al Ministero dell’Ambiente, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Presidente del Consiglio dei Ministri ed eventualmente ad altre Istituzioni da concordare col Comitato, richiesta urgente di incontro;
- interessare i medici di famiglia per censire le patologie riscontrabili nei pazienti che vivono in prossimità dell’elettrodotto e monitorare l’evoluzione delle stesse, come proposto dal Sindaco Caracciolo in occasione dell’incontro di ottobre 2015.