COSENZA – Il caldo arroventa la city. Chi può, va al mare, ma non sempre la vacanza pare essere sinonimo di pace e relax.
Raccogliamo la testimonianza di un lettore in ferie nell’Alto Jonio cosentino deluso dall’escalation di degrado tra le acque di Pietrapaola un tempo limpide e trasparenti. Il bagnante cosentenino afferma di dover “segnalare un problema che definire allarmante è veramente eufemistico. Orbene, – scrive il turista bruzio – faccio una doverosa premessa: circa vent’anni fa, avendo i bambini piccoli, decisi, visto che il Tirreno Cosentino era inquinato, di trascorrere le ferie sullo Jonio. Avevamo dei parenti a Pietrapaola i quali dicevano sempre che il mare da loro era pulito, che il paesino era tranquillo, che si stava bene e che avremmo fatto bene a trascorrere le ferie li. Mia moglie ed io accettamo di buon grado il consiglio ed in effetti, quanto affermato dai nostri parenti, risultò vero. Pian piano, però, la situazione incominciò a peggiorare. Anno dopo anno, anche quì, sebbene non ci fosse la stessa densità abitativa e di popolazione del Tirreno, il mare diventava sempre più sporco, sempre di più, fino ad arrivare a quest’anno, dove al 20 di luglio, ancora non siamo riusciti a fare un bagno, perchè l’acqua è putrida. Come se non bastasse questo a dissuadere i probabili pochissimi eventuali e poveri turisti, le amministrazioni dei comuni che si trovano lungo la costa hanno disseminato le strade di apparecchiature autovelox. Poi, le pattuglie della polizia stradale, che sono di una solerzia incredibile, cercano di incentivare il turismo distribuendo multe a gò-gò ai poveri cittadini che, ignari, si trovano a passare in questi luoghi, perchè in tempo di crisi così si fà, si devono vessare i lavoratori, che dopo aver fatto un anno di sacrifici per trascorrere qualche giorno al mare, arrivano in queste zone per fare un pò di vacanze, pagano le case, gli alberghi, i bar, i ristoranti, i lidi e perchè no? I Verbali. In cambio? Poco o niente, neanche il bagno, perchè il mare è diventato una fogna. Uno spettacolo, però, i turisti lo vedono, ma non solo una volta, tante volte, tutti i giorni. Un tormentone. I fuochi d’artificio. Fuochi ovunque: a pranzo, a cena, sul mare, sui monti, ovunque. Una vera tortura. A me verrebbe voglia di piangere”. In effetti l’ultima segnalazione al servizio SOS Mare (800331929) per lamentare anomalie nelle acque di Pietrapaola pare sia arrivata proprio oggi. E’ tempo di ferie, ma sulle coste, purtroppo, ci sarebbe ancora molto da lavorare.