La donna potrebbe essere deceduta per una semplice infezione da tetano.
COSENZA – Volevano dimetterla, ma dopo poche ore è entrata in coma. Un’altra tragedia si è consumata tra le corsie dell’Ospedale di Cosenza. Una donna di sessantacinque anni, Teresa Carpino, è deceduta dopo un incidente stradale per cause ancora in corso d’accertamento. Carpino insieme al marito, mentre era diretta a Parenti, è precipitata in un burrone della strada che da Rogliano porta al ridente centro montano. La Panda sulla quale viaggiavano i due, dopo un volo di dieci metri, si è schiantata tra i rovi. Entrambi però non avrebbero riportato gravi ferite dopo l’impatto. Per la sessantacinquenne i sanitari del Pronto Soccorso dell’Annunziata, dove era stata trasportata d’urgenza la coppia per le cure del caso, hanno ritenuto necessario un breve periodo d’osservazione. Ricoverata all’ospedale di Cosenza al venerdì, i medici del Pronto Soccorso ne avevano chiesto le dimissioni martedì mattina quando ormai la frattura al setto nasale, le escoriazioni al viso e il trauma cranico non destavano più alcuna preoccupazione. La donna, inaspettatamente, in quelle stesse ore ha avvertito un malore e chiesto ai sanitari di potersi fermare un po’ in ospedale prima di rientrare a casa. La situazione sarebbe poi precipitata in pochi minuti quando la donna è entrata in coma all’improvviso.
Trasferita nel reparto di Rianimazione morirà dopo meno di due giorni. Un decesso che ha lasciato attonita la famiglia di Parenti che ha quindi deciso di vederci chiaro denunciando tutti i medici che hanno curato la congiunta in quei giorni. Il sospetto è che non sia stata sottoposta alla terapia antitetano prevista in casi simili. Il perché non le sia stato somministrato il vaccino, ad oggi, non è dato sapere. Bisognerà aspettare qualche giorno quando sarà depositato l’esito dell’autopsia eseguita ieri pomeriggio e le cartelle cliniche sequestrate saranno vagliate dagli inquirenti. Attualmente sono state iscritte nel registro degli indagati dodici medici in forze nei reparti di Pronto Soccorso e Rianimazione. Dodici ‘professionisti’ accusati di omicidio colposo i quali dovranno chiarire alla magistratura il proprio operato. Il sospetto che il decesso sia avvenuto a causa di un’infezione da tetano è stato attribuito al sintomo tipico della patologia: il distacco della mascella. Risulta inoltre verosimile che la donna abbia potuto contrarre il batterio una volta entrata a contatto con il terriccio, dove il violento impatto avrebbe potuto favorire l’entrata di spore di tetano nel corpo.