COSENZA – A finire in manette è il 56enne Antonio Caridi.
L’uomo, secondo quanto riportato dai poliziotti della squadra mobile intervenuti a seguito una segnalazione telefonica, avrebbe percosso ripetutamente la convivente provocandole gravi lesioni. Un semplice litigio causato da futili motivi sarebbe degenerato in un vero e proprio pestaggio ai danni della compagna di Caridi. La furia dell’uomo avrebbe portato a uno scatto di violenza tale che ha indotto la donna a fuggire da casa e rifugiarsi dai vicini per scongiurare il peggio. L’aggressione avvenuta tra le mura domestiche si sarebbe consumata alla presenza del figlio minorenne che avrebbe assistito alle violenze sulla madre inerme. Nel corso della lite la donna divincolatasi dalla morsa del marito è riuscita a scappare dall’appartamento ed entrare in casa di una vicina per avvisare le forze dell’ordine e sollecitarne l’intervento. I poliziotti intervenuti tempestivamente hanno arrestato Antonio Caridi per maltrattamenti in famiglia aggravati e lesioni personali e condotto l’uomo presso la casa circondariale di via Popilia. Alla donna trasferita al pronto soccorso del’ospedale dell’Annunziata sono state diagnosticate la frattura del setto nasale e distorsioni cervicali giudicate guaribili in venti giorni.