COSENZA – Si tratta di Alessandro, non di Vasile.
E’ lui l’uomo deceduto all’interno del supermercato nei pressi del quale aveva sede la sua ‘dimora’ da senzatetto: due sedili di un’auto abbandonata e una cassettiera prelevata in discarica. Una stanza singola a cielo aperto dalla quale non si allontanava mai. Introdottosi nel market di Corigliano Alessandro avrebbe inizialmente mangiato un wurstel gigante per poi iniziare a tracannare del gin. Prima una bottiglia, poi una seconda, poi il capogiro e la caduta che ne ha provocato la morte con un violento colpo alla testa schiantatasi contro lo spigolo di un banco frigo. I primi rilievi che hanno determinato l’identificazione dell’uomo si sono rivelate errate. Vasile Ciucic rumeno 34enne infatti dopo aver letto il proprio nome sulla stampa che lo tacciava di furto e lo dichiarava clinicamente morto si è recato dalla locale stazione dei carabinieri per far portare all’attenzione dei militari il grave errore commesso nel dare un nome al corpo del clochard. La comparazione delle impronte digitali della salma con quelle possedute dall’ufficio immigrazione della Questura hanno fatto sì che il cadavere ritrovato da una commessa nel supermercato potesse essere riconosciuto. Lo sfortunato rapinatore si chiamava Alessandro Mityikin ed era un migrante 43enne di nazionalità russa da tempo presente sul territorio di Corigliano. Un territorio che conosceva bene, nel quale era conosciuto e dove non avrebbe creato alcun tipo problema alla comunità locale se non per quanto riguarda piccoli furti alimentari. La fame, purtroppo, uccide.