COSENZA – Una storia tristemente nota. Fatta di debiti ed acqua potabile.
Per l’ennesima volta la Sorical ricatta i Comuni, tenendo come ostaggio i rubinetti dei cittadini. Il Comune non paga i servizi idrici offerti da Sorical e a sua volta Sorical sospende, o meglio, riduce l’erogazione, dimenticando che però i cittadini la bolletta dell’acqua la pagano. Puntualmente. L’acqua nel Comune di Dipignano e nelle frazioni limitrofe è stata ‘ridotta’ per circa 36 ore da ieri mattina fino alle prime ore di oggi pomeriggio. In alcune zone la riduzione della portata ha determinato il blocco totale del servizio idrico. Una strategia già usata in diverse occasioni nel Comune di Cosenza che ha provveduto a portare all’attenzione del Tar la questione vincendo. Il Tribunale amministrativo ha dato ragione al municipio bruzio ritenendo tale pratica ‘arbitraria ed ingiustificata’. Eppure la Sorical afferma di essere anzi fin troppo magnanima con i propri utenti. “Noi non la blocchiamo l’acqua, la riduciamo, erogando un totale di litri pro capite che superano la soglia limite prevista dalla legge sotto la quale non si può scendere. In questi giorni è successo che il Comune non pagava più i servizi quindi si è ritenuto necessario ridurre la portata.Ora è stato tutto ripristinato come prima. Sarà quindi la ‘Acque Potabili’ di Torino (società privata alla quale il Comune di Dipignano ha affidato il servizio di distribuzione) a decidere dove, quando e per quanto tempo l’acqua dei serbatoi comunali dovrà essere erogata”.