COSENZA – “Non sono io” ha detto stamane Vasile Ciuciuc ai carabinieri di Corigliano.
E’ giallo sul cadavere trovato ieri mattina all’interno di un supermercato dell’alto Jonio cosentino. Eppure tutti lo conoscevano. Faceva ormai parte ‘dell’arredamento’ del piccolo esercizio commerciale di contrada Santa Lucia. Lì mangiava, lì dormiva, lì andava in bagno, lì si riparava dalla pioggia. Dietro lo stabile del market tra due sedili di auto prelevati forse da uno sfascia carrozze, l’uomo ‘sopravviveva’ dormendo all’addiaccio, tra carità e piccoli furti di alimenti. Nessuno ci faceva più caso, anzi, l’uomo era ormai parte integrante del quartiere dal quale non si allontanava quasi mai. Ieri una commessa nel riordinare la merce ha trovato il suo corpo privo di vita tra gli scaffali. Secondo i rilievi eseguiti dalle autorità pare che l’uomo introducendosi nel negozio avrebbe prima mangiato un wustel grande per poi iniziare ad ingurgitare un’intera bottiglia di gin liscio. E poi un’altra ancora, che non sarebbe riuscito a finire a causa di una caduta rivelatasi fatale. L’uomo infatti, verosimilmente provato dai fumi dell’alcool, sarebbe inciampato battendo il capo allo spigolo di un frigorifero. Il colpo, secondo il medico legale, ne avrebbe provocato la morte. “E’ Vasile Ciuciuc, 35enne, rumeno”, avevano sentenziato i carabinieri della stazione locale rinvenuto il corpo. Ma Vasile Ciucic 35enne rumeno stamane dopo aver letto il suo nome sui giornali ha bussato alla caserma dimostrando di essere vivo e di non aver rubato nulla. Cala quindi il mistero sull’identità dell’invisibile noto a tutti, ma allo stesso tempo sconosciuto. Gli investigatori alla presenza di Ciuciuc hanno accertato l’errore nell’identificazione del cadavere. Le indagini sono così state riaperte per dare un’identità al clochard di Corigliano. Si spera che qualcuno dei frequentatori del supermercato ricordi almeno il suo nome.