COSENZA – Protesta rovente in città.
Si accendono i toni della protesta dei lavoratori in mobilità e dei cassaintegrati cosentini. Con un corteo non autorizzato partito alle 12 di stamane da piazza Loreto più di un centinaio di manifestanti hanno bloccato l’ingresso autostradale di Cosenza Sud paralizzando il centro città. La polizia stradale informa che per il momento lo svincolo autostradale rimarrà chiuso al traffico.
La rabbia dei lavoratori scaturisce dal mancato pagamento di circa quindici mensilità di sussidi. Dal 2012 infatti la Regione, pur possedendo un ‘tesoretto sociale’ da 41 milioni di euro, non ha erogato alcun tipo di ammortizzatore sociale in deroga. Una situazione che ha esasperato gli animi dei lavoratori che oggi pretendono risposte. Durante un incontro tra Regione e sindacati tenutosi ieri l’assessore al Lavoro Salerno ha promesso come già preannunciato nei giorni scorsi di sbloccare i fondi per il pagamento degli arretrati dandone tempestiva comunicazione all’INPS. Una comunicazione in realtà mai pervenuta. “Siamo al ridicolo – ha affermato Gerardo Calabria della Cisl – ieri sera l’assessore ha garantito i pagamenti, stamattina l’Inps non sapeva nulla e lui si è reso irreperibile. Alla fine si è giustificato dicendo che mancava un numero di protocollo. E’ una vergogna. Soprattutto se pensiamo che si tratta di retribuzioni che vanno da 350 ad un massimo di 700 euro mensili, mentre loro si fanno rimborsare anche i gratta e vinci. Siamo arrivati ad un livello davvero basso. Oggi abbiamo bloccato l’autostrada perchè la gente prenda consapevolezza di quello che sta succedendo. Abbiamo creato disagi al traffico, non danni. Non sappiamo però fino a quando riusciremo a contenere la rabbia di queste famiglie. Se non si risolve al più presto potrebbe essere una bomba ad orologeria”.
Sull’A3 mentre si discute sul da farsi arriva la sorpresa. Il Prefetto intimando ai lavoratori di sgomberare l’area per far fluire il traffico ha sollecitato la Regione affinchè eroghi le spettanze ai lavoratori lasciandosi sfuggire un dettaglio: se l’operazione andrà a buon fine, verrà corrisposta solo una mensilità. Una motivazione in più per non abbandonare la protesta. Le forze dell’ordine presidiano l’area occupata dai lavoratori. Nonostante un primo tentativo da parte dei militari di sbarrare l’entrata sulla rampa, i lavoratori sono ora stabilizzati all’ingresso dell’A3. “I lavoratori vogliono rimanere qui” afferma il sindacalista Campolongo. Dall’autostrada non ci si muove, finchè non arriva il bonifico.