COSENZA – “Erano disposti a forma di croce, come in Messico”.
A spiegare la natura dell’evento è Angelo Carannante presidente del Centro Ufologico Mediterraneo dove è stato recapitato qualche settimana fa un video girato a Cosenza ed analizzato da un’apposita commissione di studiosi che ha reputato la segnalazione degna di un’approfondita indagine. Dalle ricerche svolte e dalle testimonianze raccolte si evince che “gli oggetti luminosi si muovevano in maniera anomala – afferma Carannante – e la loro apparizione era ad intermittenza. Sono da escludere lanterne cinesi per le dimensioni dell’oggetto e allo stesso modo sia aerei, sia fuochi pirotecnici”. Il Centro Ufologico dichiara in una nota che delle testimonianze raccolte pare che il 29 settembre del 2011 intorno alle 21 per diversi minuti Cosenza ha assistito alle “evoluzioni di alcune luci biancastre approssimativamente della grandezza di un pallone da calcio. Le immagini non rendono giustizia perché gli oggetti si vedono più piccoli e di un colore leggermente differente ma sempre biancastro e scintillante. Gli spettatori dell’evento inusuale erano sul balcone di casa ed uno di loro è riuscito a riprendere la scena solo per una trentina di secondi. Alcuni ufo, specie quelli che compongono il corpo centrale della flotillas, sono intermittenti, con la luce che aumenta e diminuisce di intensità fino a spegnersi e riaccendersi ritmicamente. I ricercatori ufologi hanno avuto la netta sensazione di una specie di codice di comunicazione tipo quello Morse, per cui hanno deciso di dedicare un’apposita commissione di studio al fenomeno davvero insolito anche in campo ufologico”.