La vicenda della nascita del figlio di Nichi Vendola e del compagno Eddy Testa ha certamente scatenato diverse polemiche. Una tempesta per lo più politica quella contro l’esponente di Sel.
COSENZA – Dopo l’approvazione di una parte del disegno di legge sulle Unioni civili, l’attenzione negli ultimi giorni si è spostata sul piccolo Tobia Antonio, da poco venuto alla luce e ‘innocentemente’ già al centro di feroci polemiche essendo stato concepito attraverso il cosiddetto “utero in affitto” da Nichy Vendola e dal compagno Eddy Testa. C’è chi condanna duramente la vicenda ma anche chi si congratula con Vendola per la notizia della paternità. L’ex presidente della Regione Puglia e leader di Sel, Nichi Vendola, ha ricevuto infatti, gli auguri dal mondo delle associazioni gay e l’invito ad andare avanti su una riforma delle adozioni che apra alle coppie omosessuali.
“Il piu’ grande deterrente alla maternità surrogata e’ l’adozione” – ha dichiarato Maria Paolo Concia, attivista del’associazione gay e lesbiche. “Il primo passo e’ estendere le stepchild adoption alle coppie omosessuali e riformare l’istituto delle adozioni ad oggi pieno di restrizioni e costretto a procedure lentissime. In Italia – continua Concia – sono innumerevoli i bambini figli di coppie omosessuali che sono penalizzati perche’ senza diritto. E’ indispensabile una legge che sia attualizzata ai giorni moderni”.
Anche l’Arcigay di Cosenza, ha voluto sottolineare come la nuova riforma sulle unioni civili sia certamente un deciso passo in avanti in un Paese, ancora molto indietro su questi temi. Lavinia Durantini è presidente dell’Arcigay di Cosenza, ed è intervenuta in merito ai microfoni di Rlb Radioattiva
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Sul caso Vendola, Lavinia Durantini, ha voluto sottolineare: “La Gpa, ovvero la “Gestazione per altri” in Italia è vietata ed è ammessa solo all’estero. Bisognerebbe però dare la giusta misura alla discussione e capire se si sta facendo sulla pratica in sè o su chi la fa. Quando a fare la Gestazione per Altri sono Nicole Kidman o Ronaldo, persone in vista che non hanno un problema nell’espletare la loro identità sessuale questa discussione non è mai stata fatta ed è la stessa identica pratica”.