Dopo l’allestimento simbolico di un campo in Piazza XI Settembre, sono stati trasferiti a Carolei, in una struttura della Caritas.
COSENZA – Anche nella città dei Bruzi si registrano storie di immigrati che arrivano da luoghi colpiti da guerra e violenza; 24 ragazzi che hanno meno di trent’anni, senza un posto dove stare che per giorni hanno vissuto nella stazione ferroviaria di Vaglio Lise. Notti trascorse a dormire sui cartoni, sulle panchine o in edifici abbandonati.
E per certi versi, loro sono fortunati perchè molti coetanei e non solo, hanno trovato la morte in mare o attendono di conoscere il loro destino davanti alle recinzioni che l’Europa sta ‘alzando’ per non permettergli di trovare una nuova vita. Ragazzi come molti, che espletate tutte le procedure previste, sono costretti ad attendere da mesi il riconoscimento dello status di rifugiati politici.
Il Comitato Prendocasa ieri ha promosso la simbolica iniziativa in piazza 11 Settembre, davanti la Prefettura di Cosenza. E sulla situazione è intervenuta ai microfoni di Rlb Radioattiva, Sandra, attivista del Comitato Prendocasa la quale ha sottolineato: “casi come questo, tenderanno ad aumentare”.
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Prendocasa ha allestito, simbolicamente, nella piazza centrale della città un campo profughi, “per rendere visibili gli invisibili, per svegliare le coscienze intorpidite, per dimostrare che lo slogan “Cosenza città dell’Accoglienza” è ancora oggi attuale e non rappresenta solo un antico attestato ormai logoro che giace negli archivi della storia cittadina”.