Il ragazzo mentre passeggiava è stato ferito al capo ed ha subito la frattura di un piede.
COSENZA – Hanno approfittato della confusione di Carnevale per aggredire un loro coetaneo, ‘reo’ di aver difeso una ragazzina aggredita poco prima dallo stesso gruppo che poi ha pensato bene di pestare il giovane. Uno studente del liceo classico Bernardino Telesio infatti, è stato pestato nella tarda serata di sabato su Corso Mazzini. Gli agenti di Polizia intervenuti sul posto hanno constatato che il quindicenne era stato picchiato da un gruppo di una quindicina di ragazzi che si aggiravano per il centro ‘armati’ di bombolette spray di carnevale. Il ragazzino colpito con calci, pugni e con una bomboletta spray sulla fronte ha riportato una frattura scomposta al quarto metatarso destro, una ferita lacero contusa alla fronte poi suturata con dieci punti ed escoriazioni su varie parti del corpo.
Ricoverato presso il reparto di Chirurgia Pediatrica dovrà essere sottoposto ora ad un intervento chirurgico alla mano destra. Intanto grazie alle indagini portate avanti dalla Questura di Cosenza sono stati individuati cinque dei minori facenti parte del “branco”. Si tratta di F. S. di anni 15, F. M. di anni 17, B. L , L. A. e F. P., i quali sono stati denunciati di lesioni personali pluriaggravate in concorso. Sono in corso ulteriori indagini per rintracciare gli altri autori dell’aggressione di gruppo.
IL COMMENTO DELLA PRESIDE DEL TELESIO
La preside del liceo Telesio ha espresso solidarietà nei confronti del proprio studente auspicando che sia ‘‘ancora più forte e cogente l’azione educativa di tutti gli operatori scolastici di tutte le scuole di ogni ordine e grado nei confronti di quei giovani che privi di adeguata guida si trovano ad essere protagonisti di simili azioni vandaliche e delinquenziali”. Un episodio di bullismo simile si era verificato pochi giorni prima nei pressi di piazza Zumbini vicino al parco Corrado Alvaro quando un quindicenne è stato aggredito a bastonate da alcuni compagni di scuola mentre stava rientrando a casa per il pranzo.
PARLA IL PADRE DELLA RAGAZZINA
Vittorio Palermo, il papà della ragazzina che il giovane, aggredito dal gruppo di coetanei avrebbe difeso. “Il ragazzo è stato aggredito per aver difeso mia figlia. Evidenziare la vigliaccheria e la meschinità di chi aggredisce in 15 contro uno è il modo migliore per isolare questi soggetti, che pensano così di conquistare “punti” nelle loro classifiche, ma che invece dimostrano di non avere onore, e di distruggere anche l’onore delle famiglie da cui provengono. Anche loro leggeranno questo post, e mi sento di dire loro che la polizia li ha individuati oramai quasi tutti, e che se si presentano in questura assumendosi la loro responsabilità alleggeriranno la loro posizione, e la mia famiglia rinunzierà a costituirsi parte civile nel processo“.