La denuncia è di qualche giorno fa, da parte dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica: gravi carenze assistenziali da parte dell’Asp ed un’assistenza domiciliare insufficiente: ausili non sono disponibili o inadeguati alle esigenze dei malati di SLA.
COSENZA – La Sclerosi laterale amiotrofica è una grave patologia che non ha cura, ma può essere alleviata e deve essere supportata. La condizione dei malati di SLA a Cosenza però, è grave: le cure domiciliari integrate fondamentali per i pazienti dopo la dimissione dall’ospedale sono carenti sia in termini quantitativi che qualitativi. Assenza di specialisti, operatori e infermieri specificatamente formati, ausili come letti e materassi antidecubito inadeguati alle esigenze dei pazienti sono i principali problemi denunciati dai malati di SLA che si sono rivolti ad AISLA per ottenere supporto e aiuto. Le segnalazioni al Centro di Ascolto e ai referenti locali dell’associazione sono state continue dal 2014 a oggi. Almeno dieci famiglie di tutto il territorio cosentino non hanno avuto una cura domiciliare efficace.
A parlare della situazione ai microfoni di Rlb Radioattiva è la dott.ssa Francesca Genovese, presidente della sezione Aisla di Cosenza
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A seguito di queste segnalazioni il nuovo direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale ha convocato per domani un incontro con i rappresentanti dell’Aisla, per cercare di trovare una soluzione e dare corrette risposte ai 35 malati di Cosenza e provincia.