La società pare abbia incassato settecentomila euro di contributi pubblici.
CATANZARO – Dei settecentomila euro di contributi pubblici destinati all’azienda cinquencentomila euro andranno allo stampatore De Rose. “Porteremo in Parlamento la vicenda del mancato pagamento dei crediti dei giornalisti del ‘Garantista’, dovuto a una burocrazia riconducibile al Dipartimento per l’Editoria presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, che, guarda caso, ha invece corrisposto le spettanze dello stampatore del giornale, il noto Umberto De Rose, protagonista del caso Oragate“. Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci. “Si tratta – aggiunge – di un epilogo gravissimo, rispetto al quale il sottosegretario di competenza, Luca Lotti, dovrà fornire precise spiegazioni e soluzioni”. “È inaccettabile – continua la deputata M5s – che i giornalisti calabresi siano sistematicamente calpestati nei diritti fondamentali da un sistema che premia furbi, amici e compari. Verificheremo anche la possibilità di un eventuale esposto alla magistratura penale, tenuto conto che sinora De Rose l’ha sempre spuntata. Riteniamo che difendere le condizioni della libertà dell’informazione in Calabria sia il primo dovere di tutti i politici della regione”.